AGI - Putin e Scholz a colloquio per tre ore. Il capo del Cremlino ha messo in chiaro che la Russia non accetterà mai di avere la Nato ai confini. Per il canceliere tedesco quello di impedire la guerra è un "dovere assoluto" e il dialogo è sempre essenziale insieme con una rapida de-escalation. Il presidente ucraino Zelensky sente Draghi: "Apprezzo il sostegno dell'Italia".
Alcune forze russe dispiegate da settimane vicino al confine ucraino hanno iniziato a tornare alle loro guarnigioni: lo ha annunciato il ministero della Difesa a Mosca.
"Le unità dei distretti militari meridionali e occidentali che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviario e stradale e inizieranno a tornare oggi nelle loro caserme", ha annunciato il portavoce del ministero, Igor Konashenkov, alle agenzie di stampa russe.
Biden, "difenderemo ogni centimetro territorio Nato"
"Difenderemo ogni centimetro del territorio Nato con tutta la forza del potere americano". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, lanciando un avvertimento alla Russia, i cui soldati sono presenti in forze al confine con l'Ucraina
Biden, l'inizio del ritiro della Russia non è stato verificato
"Gli Stati Uniti sono pronti qualsiasi cosa succeda. Siamo pronti a rispondere con successo a un attacco russo". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un discorso dalla Casa Bianca riguardo la crisi in Ucraina. "Arrivano notizie che alcune unita' militari stanno lasciando il confine con l'Ucraina. Sarebbe molto positivo ma non e' ancora verificato". Biden ha quindi ribadito l'invito agli americani: "Lasciate il Paese ora"
Biden, "costo umano immenso" in caso di invasione
Il presidente americano, Joe Biden, ha fatto il punto sulla questione ucraina annunciando che gli Usa "sono pronti a sanzioni pesanti". Un'eventuale invasione da parte della Russia porterebbe "a un costo umano immenso". Un tale gesto verrebbe inoltre ricordato dal mondo "che non dimenticherà". Washington è "pronta a reagire" anche in caso "di un attacco informatico"
Biden, invasione della Russia resta pericolo concreto
Il presidente americano, Joe Biden, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla questione ucraina. "Ancora a vanti con la diplomazia", ha specificato ricordando come l'invasione da parte della Russia "resta un rischio concreto"
Ambasciatore russo in Italia, Mosca vuole sicurezza globale
"Abbiamo dichiarato più di una volta che la Russia non ha obiezioni" in merito a un eventuale ingresso dell'Ucraina nell'Ue. Lo ha detto l'ambasciatore russo in Italia, Serghei Razov, in una intervista a Porta a Porta, ribadendo invece che il problema è l'adesione alla Nato.
"La Nato", ha ribadito, "è un blocco militare-politico e stiamo cercando di garantire la sicurezza globale, la stabilità strategica, compresa la sicurezza della Federazione russa".
"Né Washington, né la Nato vogliono limitare i diritti di altri Paesi" di aderire all'Alleanza atlantica e per questo la "preoccupazione della Russia su questo rimane", ha aggiunto l'ambasciatore.
Blinken a Lavrov, "cerchiamo soluzione diplomatica"
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha ribadito al ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, "l'impegno degli Stati Uniti a cercare una soluzione diplomatica alla crisi che Mosca ha accelerato". Lo ha riferito su Twitter lo stesso Blinken dopo il colloqui con l'omologo russo. "Ho enfatizzato ancora una volta il nostro incrollabile sostegno all'Ucraina", conclude Blinken
Von der Leyen sente Johnson, coordinamento sanzioni
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha avuto un colloquio telefonico con il premier britannico, Boris Johnson, sulla crisi tra Russia e Ucraina. "Ue e Gran Bretagna si stanno coordinando strettamente, insieme a Stati Uniti e Canada, sulle sanzioni in caso di ulteriore aggressione russa", ha spiegato von der Leyen in un tweet
Di Maio, c'è spazio per soluzione diplomatica
AGI - "Dopo i colloqui di oggi a Kiev con il governo ucraino posso affermare che esiste uno spazio per una soluzione diplomatica". Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un post su Facebook. Il capo della diplomazia italiana aggiunge che "una soluzione, per essere tale, deve essere condivisa in un quadro più ampio di sicurezza europea. Per questo motivo ne parlerò giovedì a Mosca con il collega ministro degli Esteri russo Lavrov e nei prossimi giorni continueremo a consultarci con i nostri partner europei e atlantici".
"La via da percorrere - prosegue Di Maio - è quella della pace e della stabilita', e anche per questo la nostra ambasciata a Kiev rimarrà aperta e pienamente operativa. L'ho confermato oggi al mio collega Dmytro Kuleba, che ringrazio per l'accoglienza. L'Italia è vicina al popolo ucraino, sostiene l'integrità territoriale e la piena sovranità dell'Ucraina. Continuiamo a monitorare con la massima attenzione gli sviluppi della situazione. In queste ore la diplomazia non deve fermarsi, perché è l'unica vera arma pacifica per evitare un conflitto", conclude il ministro sottolineando che c'è "un impegno costante e concreto per evitare che la crisi degeneri in un conflitto che non possiamo permetterci".
Biden e Macron, verificare ritiro truppe russe
AGI - Il presidente francese, Emmanuel Macron, e quello americano, Joe Biden, hanno convenuto, nel loro nuovo colloquio telefonico sulla crisi ucraina, che occorre "verificare" l'effettivo inizio del ritiro delle truppe russe dal confine con l'Ucraina, annunciato da Mosca. L'annuncio del ritiro è comunque un "primo segnale incoraggiante", hanno concordato i due leader, secondo quanto riferisce l'Eliseo. La telefonata è durata circa un'ora e Biden e Macron hanno sottolineato la necessita' di rimanere "perfettamente coordinati" nei confronti del presidente russo, Vladimir Putin, ha concluso la presidenza francese.
Biden parlerà alle 21.30
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, parlerà ufficialmente alle 21.30, ora italiana
Lavrov a Blinken, inammissibile retorica aggressiva
Agi - Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato americano, Antony Blinken, hanno tenuto un colloquio telefonico su iniziativa americana, come riferisce il ministero degli Esteri russo.
Lavrov, fa sapere Mosca, "ha sottolineato la necessità di continuare il lavoro congiunto, come hanno concordato i presidenti Vladimir Putin e Joe Biden in una conversazione telefonica il 12 febbraio, nel contesto delle proposte presentate da Stati Uniti e dalla Nato sulle garanzie di sicurezza".
Lavrov ha sottolineato infine "l'inammissibilità della retorica aggressiva di Washington e dei suoi più stretti alleati" e chiesto "un dialogo pragmatico sull'intera gamma di questioni sollevate dalla Russia, con un'enfasi sul principio dell'indivisibilita' della sicurezza".
Scholz, Putin in carica a lungo ma non per sempre
Durante la conferenza stampa congiunta tra Olaf Scholz e Vladimir Putin c'è stato anche spazio per un siparietto ironico. "L'allargamento a Est della Nato non è un argomento che probabilmente affronteremo finché saremo in carica", ha detto il cancelliere tedesco, alludendo a una sua probabile riconferma. La proposta di compromesso circolata nello staff di Scholz riguardava infatti una moratoria di 10 anni all'adesione di Kiev all'alleanza atlantica.
"Non ho idea di quanto il presidente intenda restare in carica", ha proseguito il cancelliere tedesco rivolto verso Putin, "ho la sensazione che intenda restarlo ancora a lungo ma non per sempre...".
Il capo del Cremlino ha quindi inarcato le sopracciglia e replicato con uno dei suoi impenetrabili mezzi sorrisi. Una riforma costituzionale approvata lo scorso anno consente a Putin di ricandidarsi abbastanza volte da restare al potere fino al 2036, quando compirà 84 anni.
Di Maio, ambasciata Kiev rimane aperta e operativa
L'ambasciata italiana a Kiev rimane aperta e operativa. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo i colloqui a Kiev con l'omologo ucraino, Dmytro Kuleba.
Kiev, Italia pronta a sostenerci anche con sanzioni
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha detto che l'Italia è pronta a sostenere Kiev con passi concreti, comprese le sanzioni contro la Russia. Kuleba ha ricevuto oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nell'ambito degli sforzi europei per una de-escalation della crisi con la Russia.
Francia, ok Mosca su ritiro truppe ma passare ai fatti
"Va bene con le parole. Ora attendiamo i fatti", perché "se ci saranno sarà ancora meglio". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, commentando, all'Assemblea Nazionale, l'annuncio, da parte di Mosca, del ritiro di alcune truppe russe al confine con l'Ucraina.
Stoltenberg, riconoscere separatisti viola sovranità
Se la Russia dovesse procedere con il riconoscimento delle “repubbliche popolari” separatiste in Ucraina delle regioni di Donetsk e Luhansk, “sarebbe ancora una volta una palese violazione del territorio e della sovranità dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato nel pomeriggio il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Le parole di Stoltenberg sono arrivate nello stesso giorno in cui la Duma, il Parlamento russo, ha dato il via libera al riconoscimento delle regioni ucraine sotto controllo dei separatisti.
Usa, in corso telefonata Blinken-Lavrov
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, stanno tenendo un nuovo colloquio telefonico. Lo rende noto il dipartimento di Stato americano.
Eliseo, nuova telefonata Macron-Biden in giornata
Il presidente francese, Emmanuel Macron, avrà in giornata un nuovo colloquio telefonico con il suo omologo statunitense, Joe Biden, per fare il punto della situazione sulla crisi ucraina. Lo rende noto l'Eliseo.
Putin, Schroeder in Gazprom farà gli interessi dell'Europa
Se l'ex cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder, sarà confermato nel consiglio di amministrazione di Gazprom rappresenterà gli interessi degli acquirenti europei di gas russo. Lo ha dichiarato il leader del Cremlino, Vladimir Putin, in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo i loro colloqui a Mosca.
"Oggi molti sono preoccupati sulla sicurezza delle forniture di gas all'Europa e alla Germania. Se Schroeder sarà nel consiglio di amministrazione di Gazprom, allora avrete una persona che può esercitare influenza sulle decisioni prese e ricevere informazioni" nell'interesse della Germania e dell'Europa, ha commentato Putin a una domanda sulla controversa nomina dell'ex cancelliere tedesco nel Cda del colosso russo del gas, che deve ancora essere approvata.
Scholz, l'Ucraina resterà Paese di transito del gas
“Per quanto riguarda il gasdotto, sappiamo tutti cosa sta succedendo, e ci impegniamo affinché l transito di gas attraverso l’Europa funzioni, ossia attraverso l’Ucraina, la Bielorussia e la Polonia, attraverso gli accordi già presenti". Lo ha detto Olaf Scholz, rispondendo a una domanda sulla controversia intorno al gasdotto Nord Stream 2, durante la conferenza stampa congiunta con Vladimir Putin, seguita al faccia a faccia al Cremlino con il presidente russo. “Quello che vogliamo è accertarci che sia assicurata la pace”, ha aggiunto il cancelliere tedesco. “Comprendiamo le realtà politiche nelle quali ci stiamo muovendo, e puntiamo ad uno sviluppo pacifico. Ognuno deve dare il suo contributo a che la pace possa essere preservata”, ha detto ancora Scholz.
A proposito del ruolo dell’ex cancelliere Gerhard Schroeder, attualmente presidente del cda di Rosneft e della stessa Nord Stream, il cancelliere ha affermato di “non voler commentare le attività economiche private di un ex politico”.
Putin, continuare il dialogo sulla sicurezza europea
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto di voler "continuare a lavorare" con i Paesi occidentali sul tema della sicurezza europea. Putin ha parlato in conferenza stampa dopo i colloqui al Cremlino con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Putin ha ribadito che le risposte di Usa e Nato alle proposte della Russia sulle garanzie di sicurezza contengono una serie di considerazioni che Mosca aveva proposto già in passato e che è pronta a discutere ora.
"Le risposte che abbiamo ricevuto dagli Stati Uniti e da altri Paesi della Nato alle nostre proposte sulle garanzie di sicurezza, a nostro avviso, non soddisfano i tre requisiti fondamentali russi citati", ha ricordato il leader del Cremlino, "ma ci sono una serie di punti su cui non solo non siamo contrari a discutere, ma che in passato abbiamo proposto noi ai nostri partner". I temi su cui il presidente russo si è detto pronto a continuare il dialogo riguardano "alcuni armamenti, come i missili a corto e medio raggio e la trasparenza in campo militare".
Scholz, il riconoscimento del Donbass sarebbe una catastrofe
Se la Russia riconoscesse le repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk nel Donbass, la regione ucraina controllata dai separatisti filorussi, "sarebbe una catastrofe politica e una violazione degli accordi di Minsk". Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in conferenza stampa congiunta con il presidente russo, Vladimir Putin, al Cremlino. Oggi la Duma ha approvato una risoluzione che chiede al Cremlino di riconoscere le due repubbliche. Il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, ha però affermato che la Russia rimane impegnata a rispettare gli accordi di Minsk.
Scholz, buon segno annuncio ritiro parziale russi
“Sentire adesso che alcune truppe hanno iniziato a ritirarsi è un buon segno. Speriamo che anche altre seguiranno”. È quel che ha detto Olaf Scholz alla conferenza stampa congiunta con il presidente russo Vladimir Putin a proposito dell’annunciato ritiro parziale ai confini dell’Ucraina.
“Per quanto appaia difficile e seria l’attuale situazione, io mi rifiuto di considerarla senza prospettive”, ha aggiunto il cancelliere tedesco. A proposito della sicurezza in Europa, Scholz ha affermato che “tutti sono d’accordo su questa, nella Nato e nell’Ue, per cui dovrebbe essere possibile trovare una soluzione”. A detta di Scholz, “ora si tratta di lavorare con determinazione e coraggio ad una soluzione pacifica di questa crisi”.
Scholz, anche Kiev deve rispettare gli accordi di Minsk
Tutte le parti coinvolte devono rispettare gli accordi di Minsk, l'Ucraina così come la Russia. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in conferenza stampa congiunta con il presidente russo, Vladimir Putin. Scholz ha sottolineato che il rispetto degli accordi di Minsk è il presupposto necessario per ottenere una pacificazione dell'area e ha definito "positivo" che il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, ieri gli abbia promesso "progressi nel negoziato". "La cosa importante è che ci sia la volontà politica di parlarsi l'un l'altro", ha aggiunto il cancelliere tedesco.
Putin, la questione dell'adesione alla Nato va risolta adesso
"Rimandare o ritardare l'adesione dell'Ucraina alla Nato non cambia nulla per la Russia in prospettiva storica, vogliamo risolvere la questione adesso". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in conferenza stampa congiunta col cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dopo i loro colloqui al Cremlino.
Scholz, l'espansione della Nato ora non è in agenda
"Tutti sanno che un'espansione della Nato al momento non è in agenda e ritengo che, finché io saro cancelliere e Putin sarà presidente, non dovremo affrontare questo problema". Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in conferenza stampa congiunta con il presidente russo, Vladimir Putin, al Cremlino.
Putin, in Donbass è in atto un genocidio
Il presidente russo Vladimir Putin ha definito "genocidio" quanto sta accadendo in Donbass, nell'Est ucraino. "Secondo le nostre stime, quello che sta accadendo in Donbass è un genocidio", ha detto Putin in conferenza stampa dopo i colloqui russo-tedeschi.
Scholz, una sicurezza durevole è impossibile senza la Russia
“Per noi tedeschi è chiaro che una sicurezza durevole si può raggiungere solo con la Russia, non senza la Russia. Mi rifiuto di considerare questa opzione senza prospettiva”. Lo ha detto Olaf Scholz alla conferenza stampa al Cremlino insieme al presidente russo Vladimir Putin.
“Ma voglio anche dire che per la mia generazione la guerra è impensabile”, ha detto ancora il cancelliere tedesco, "è nostro maledetto dovere impedire che in Europa si possa arrivare ad un’escalation bellica”.
Scholz a Putin, evitare assolutamente l'escalation
“È urgente e necessario mettere fine all’escalation, in modo da scongiurare una guerra”. Lo ha detto Olaf Scholz alla conferenza stampa al Cremlino insieme al presidente russo Vladimir Putin. “Per quanto riguarda le garanzie di sicurezza”, ha detto ancora il cancelliere tedesco, “il mio desiderio è che si possa continuare a discutere di queste questioni, un vicolo cieco sarebbe una prospettiva infelice”. Scholz ha anche ribadito che “un’aggressione militare avrebbe gravi conseguenze economiche, tutti lo sanno molto bene”. “Un’escalation va assolutamente evitata”, ha scandito ancora il cancelliere.
Johnson, aperture diplomatiche ma segnali misti
"Vi sono segnali di un'apertura diplomatica con la Russia" sulla crisi ucraina, ma le informazioni che arrivano dall'intelligence "non sono incoraggianti", perché truppe russe sono ancora al confine e sembrano prepararsi a una invasione. Insomma, "sono segnali misti" che arrivano da Mosca. E' l'analisi del premier britannico, Boris Johnson, in un video postato sul suo profilo Twitter. "Abbiamo pronto un pacchetto di sanzioni dure se la Russia decide di invadere" l'Ucraina, ribadisce Johnson nel video sottolineando che "per noi la diplomazia e la de-escalation sono l'unica strada percorribile".
Putin, la Russia non vuole una guerra
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha assicurato che Mosca non vuole una guerra, dopo che l'Occidente lo ha accusato di ammassare truppe al confine in vista di un attacco all'Ucraina. "Lo vogliamo o non lo vogliamo? Certo che no. E' esattamente per questo che abbiamo avanzato le nostre proposte per un processo di negoziati" sulle garanzie di sicurezza, ha dichiarato Putin in conferenza stampa con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dopo i loro colloqui a Mosca.
Borrell, il riconoscimento russo dei separatisti viola gli accordi di Minsk
"L'Ue condanna fermamente la decisione della Duma di Stato russa di presentare un appello al presidente Putin affinché riconosca le aree non-governative controllate degli oblast di Donetsk e Luhansk in Ucraina come entità indipendenti. Questo riconoscimento sarebbe una chiara violazione degli accordi di Minsk". Lo dichiara in un tweet l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell. "Il sostegno e l'impegno dell'Ue per l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti rimangono incrollabili. Esortiamo la Russia a mantenere i propri impegni e ad impegnarsi in buona fede nell'ambito del formato Normandia e del Gruppo di contatto trilaterale", aggiunge.
Putin, il gasdotto Nord Stream 2 "non è un progetto politico"
Il gasdotto Nord Stream 2 è un progetto "puramente commerciale, senza sfumature politiche". Lo ha ribadito il presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa dopo i colloqui con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a Mosca. "Ho detto più di una volta che questo progetto è un progetto puramente commerciale. E non c'è nessuna sfumatura politica qui", ha sottolineato Putin.
Il presidente russo ha inoltre osservato che Nord Stream 2 è uno dei più grandi progetti infrastrutturali in Europa, progettato per "rafforzare la sicurezza energetica" nel continente e contribuire alla soluzione dei problemi economici e ambientali.
Scholz a Putin, le vie diplomazia non sono esaurite
“Non sono assolutamente esaurite le vie della diplomazia”. È quanto ha affermato Olaf Scholz alla conferenza stampa al Cremlino con Vladimir Putin. Il cancelliere tedesco ha ringraziato l’interlocutore “per il colloquio approfondito ed esteso, naturalmente è un bene che parliamo davvero insieme”. Scholz ha anche riferito che “abbiamo discusso della situazione in Ucraina e delle garanzie di sicurezza chieste dalla Russia”. Al tempo stesso, ha detto il cancelliere, “ho ribadito che percepiamo il movimento delle truppe russe ai confini come una minaccia”.
Putin, "Non accetteremo mai la Nato ai nostri confini"
"Non accetteremo mai l'allargamento della Nato fino ai nostri confini, il contenimento della Russia è percepito da noi come una minaccia alla sicurezza nazionale". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in conferenza stampa con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dopo i colloqui al Cremlino.
Il colloquio Putin-Scholz è durato oltre tre ore
Il colloquio tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, è durato poco più di tre ore. I due leader stanno ora tenendo una conferenza stampa.
Parigi, inizio ritiro russo buona notizia se confermato
L'inizio del ritiro delle truppe russe dal confine con l'Ucraina "è una buona notizia, se confermata, un segnale positivo che segnerebbe la de-escalation che stavamo chiedendo". Lo ha dichiarato Gabriel Attal, portavoce del governo francese. "Quindi avevamo ragione a sostenere il dialogo con la Russia", ha aggiunto il portavoce.
Zelensky sente Draghi, "Apprezzo il sostegno dell'Italia"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sentito al telefono il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Lo ha riferito lo stesso Zelensky su Twitter. "Ho discusso con il primo ministro dell'Italia Mario Draghi le sfide alla sicurezza che affrontano oggi Ucraina ed Europa", si legge nel tweet. "Abbiamo avuto uno scambio di opinioni sull'intensificazione del lavoro di tutti i formati negoziali e lo sblocco del processo di pace", conclude, "apprezzo il sostegno dell'Italia all'Ucraina".
Putin, sempre rispettato accordi sulle consegne di energia
La Russia è "un fornitore affidabile di risorse energetiche da molto, da decenni" e "in tutti questi decenni non c'è mai stata una sola volta in cui la Russia non abbia rispettato le consegne". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, aprendo il vertice a Mosca con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Putin ha sottolineato come la cooperazione con Berlino nell'energia sia "senza precedenti" in quanto "ai partner tedeschi è stato garantito accesso alle risorse produttive, lavoriamo insieme nell'organizzazione del trasporto delle forniture, le nostre aziende stanno lavorando in Germania".
Putin, Germania è un nostro grande partner economico
La Germania è "un grande partner economico e commerciale della Russia, il maggiore in Europa". Lo ha sottolineato il presidente russo, Vladimir Putin, aprendo l'incontro con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a Mosca, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.
Mosca, le truppe del distretto Sud stanno lasciando la Crimea
Le truppe del distretto militare meridionale russo hanno iniziato a lasciare la Crimea e tornare alle loro basi, una volta terminate le operazioni previste. Lo comunica l'ufficio stampa del distretto, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. I battaglioni tattici, viene riferito, hanno iniziato a caricare le armi sui treni che le porteranno nelle basi permanenti in Dagestan e Ossezia del Nord. Le esercitazioni in Crimea hanno coinvolto oggi anche la Flotta del Mar Nero, che ha svolto manovre per rispondere a un ipotetico attacco di una marina nemica.
Scholz, con Mosca abbiamo ottimi rapporti economici
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, aprendo il suo incontro a Mosca con il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che è "ottimo" che la Germania abbia "rapporti economici molto buoni" con la Russia. Lo riporta l'agenzia Tass.
Scholz, il dialogo è sempre essenziale
È "sempre essenziale" che "le relazioni tra Paesi vengano sempre gestite attraverso il dialogo". Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in apertura del suo incontro a Mosca con il presidente russo, Vladimir Putin, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. "Anch'io sono lieto che questo vertice abbia luogo", ha detto Scholz, "per me visitare la Russia è qualcosa di speciale, tenendo conto della nostra storia". "È ovvio che, a fronte di una situazione così difficile in Europa, dobbiamo tenere colloqui faccia a faccia, come hai fatto con il mio collega francese", ha proseguito il cancelliere tedesco rivolto a Putin, "sono lieto che ci sia la possibilità di simili negoziati. È essenziale che le relazioni tra Paesi siano sempre gestite attraverso il dialogo".
Cremlino: l' Ucraina ammetta che non vuole rispettare gli accordi di Minsk
L'Ucraina non ha il "coraggio" di ammettere che non intende rispettare gli accordi di Minsk sulla concessione dell'autonomia alle province del Donbass controllate dai separatisti filorussi. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. "Questa è una farsa totale che le autorità di Kiev utilizzano per rimpiazzare l'applicazione degli accordi di Minsk", ha detto Zakharova, "non hanno la forza e il coraggio di ammettere che non sono più impegnati a rispettare gli accordi di Minsk e non intendono farlo, dal momento che comprendono che l'intera comunità internazionale, al contrario, sottolinea la loro rilevanza, così come la mancanza di alternative. E quindi iniziano a fare ciò che preferiscono: cambiare i fatti".
Nato, Mosca ritiri i mezzi pesanti per ridurre la tensione
Affinché si possa parlare di una riduzione della tensione al confine russo-ucraino “ci vuole un sostanziale ritiro delle truppe, e non solo dei soldati, ma anche dei mezzi. Perché quello che abbiamo visto la scorsa primavera è stato un trasloco delle truppe”, ma “ci vuole molto più tempo per spostare i mezzi pesanti” mentre i soldati “si possono facilmente ricollocare di nuovo dopo pochi giorni con un breve preavviso”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Quello che dobbiamo vedere - ha spiegato il segretario generale riferendosi alla de-escalation richiesta dalla Nato - è un ritiro significativo e duraturo delle truppe e non ultimo dei mezzi pesanti”.
Nato, valutiamo maggiore presenza stabile a Est
"La Nato, non solo sta rispondendo alla crisi attuale in e attorno all’Ucraina incrementando la sua presenza nella parte orientale dell’Alleanza, ma stiamo anche considerando un aggiustamento a lungo termine della nostra presenza a Est, ad esempio con un battagliono in Romania". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa.
Nato, ascolto Mosca ma no compromessi principi
“Siamo pronti a discutere delle relazioni tra Nato e Russia, della sicurezza europea, compresa la situazione all'interno e intorno all’Ucraina, di riduzione del rischio, di trasparenza e del controllo degli armamenti. Ma non scenderemo a compromessi sui nostri principi fondamentali. Ogni Nazione ha il diritto di scegliere la propria strada”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Non ci saranno mai membri della Nato di prima classe e membri di seconda classe. Siamo tutti alleati”, ha aggiunto Stoltenberg.
Nato, vogliamo il dialogo con Mosca su armi e controlli
“Non abbiamo ancora ricevuto e la risposta dalla Russia” alle richieste “inviate a gennaio” nella quali la Nato “ha delineato un'ampia gamma di questioni, argomenti su cui siamo pronti a sederci e discutere e cercare un terreno comune su armi, controlli, trasparenza sui missili, su attività militari e molte altre aree”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Siamo pronti da molto tempo e rimaniamo pronti a impegnarci in buona fede nel dialogo con la Russia per trovare una soluzione politica".
Nato, non ci sono segnali di ritiro dei russi al confine; monitoriamo
"Finora sul campo non abbiamo visto nessuna de-escalation; nessun segnale di riduzione della presenza militare russa ai confini dell’Ucraina. Continueremo a monitorare e a seguire da vicino cosa sta facendo la Russia". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa.
Nato, cauto ottimismo ma manca ancora la de-escalation sul campo
“Ci sono segnali da Mosca che la diplomazia deve continuare e questo offre le basi di un cauto ottimismo, ma finora non abbiamo visto alcuna de-escalation sul campo”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Al via l'incontro tra Putin e Scholz
È iniziato l'incontro a Mosca tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Lo riferisce l'agenzia Tass. "Dedicheremo una parte significativa del nostro tempo alla discussione della situazione in Europa, che è legata alla sicurezza e a quei temi che sono particolarmente rilevanti in materia, in particolare per quanto riguarda gli eventi intorno all'Ucraina", ha dichiarato Putin, aprendo il vertice. Putin ha ricordato il precedente incontro con il presidente francese Emmanuel Macron e ha detto, rivolto a Scholz: "So che ti ha informato sul nocciolo delle questioni che sono state sollevate durante la nostra discussione. Ovviamente, sarebbe molto interessante per me, da questo punto di vista, ascoltare le tue valutazioni su quanto sta accadendo".
La Russia non parteciperà alle consultazioni Osce
La Russia non prenderà parte alle consultazioni in sede Osce chieste dall'Ucraina. Lo ha dichiarato a Interfax il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko. Kiev aveva chiesto le consultazioni per approfondire le motivazioni delle manovre militari di Mosca al suo confine sulla base del Documento di Vienna.
Lavrov, ritiro non risponde a "isteria" Occidente
Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha dichiarato che il ritiro di alcune unità russe dal confine con l'Ucraina non è dovuto all'"isteria" dell'Occidente, poiché era programmato. "Lo facciamo indipendentemente da ciò che pensano gli altri e indipendentemente dal 'terrorismo dell'informazione' che è in corso", ha detto, parlando della stampa occidentale che ha anticipato l'invasione russa Lavrov già per questa settimana. Durante la conferenza stampa congiunta con il presidente dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, il ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau, Lavrov ha sottolineato che la Federazione russa ha il diritto di iniziare e terminare le esercitazioni militari nel proprio territorio secondo i suoi piani.
Kiev: "Crederemo a ritiro russo quando lo vedremo"
L'Ucraina crederà al ritiro di alcune unità militari russe dai suoi confini quando lo vedrà con i propri occhi: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba. "Ci sono sempre dichiarazioni diverse dalla Federazione Russa. Abbiamo una regola: non ci crediamo quando la sentiamo, ma quando la vediamo", ha detto nel corso di una conferenza stampa online. "Quando vedremo il ritiro (dei soldati russi) allora crederemo in una riduzione dell'escalation".
Lavrov: "Dialogo, possiamo avere risultati"
"Continueremo il dialogo con gli Usa e la Nato, possiamo avere risultati": lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov.
Duma chiede a Putin riconoscimento separatisti
A Mosca, la Duma di Stato ha approvato a larga maggioranza una risoluzione per chiedere al presidente Vladimir Putin di riconoscere le autoproclamate repubbliche di Lugansk e Donetsk, le due regioni dell'Ucraina controllate dai secessionisti filorussi.
Cina, no a sanzioni, inaspriranno divisioni e scontro
La Cina ribadisce la propria opposizione "all'uso indiscriminato e alla minaccia di sanzioni unilaterali" dopo la dichiarazione dei ministri delle Finanze dei Paesi del G7, che minacciano l'imposizione di sanzioni economiche e finanziarie all'economia russa in caso di aggressione militare della Russia all'Ucraina. "Nelle circostanze attuali", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, "le sanzioni unilaterali non faranno altro che esacerbare la divisione e lo scontro". La Cina, ha proseguito il portavoce, "invita tutte le parti a rimanere razionali, promuovere una soluzione globale della crisi ucraina e delle questioni correlate attraverso il dialogo e la negoziazione e astenersi dal fare cose che aumentino la tensione e alimentino la crisi".
Il Cremlino conferma il ritiro di alcune truppe: "Nulla di nuovo"
Il Cremlino ha confermato il ritiro di alcune forze dai confini dell'Ucraina, ma ha sottolineato che la Russia continuerà a spostare le truppe in tutto il Paese come meglio crede. "Abbiamo sempre detto che una volta terminate le esercitazioni, le truppe sarebbero tornate alle loro basi permanenti. Non c'è niente di nuovo. E' un processo normale", ha detto ai giornalisti il portavoce, Dmitry Peskov.
Mosca, occidentali "distrutti senza sparare un colpo"
"Il 15 febbraio 2022 passerà alla storia come il giorno del fallimento della guerra di propaganda occidentale. Messi in imbarazzo e distrutti senza sparare un colpo": così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo l'annuncio del ministero della Difesa a Mosca che sta ritirando alcune delle sue truppe dal confine con l'Ucraina.
Kiev e Paesi occidentali hanno evitato "escalation"
L'Ucraina e i paesi occidentali hanno impedito l'"escalation" russa: è quanto ha detto il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kuleba, poco dopo l'annuncio a Mosca del ministero della Difesa che stanno tornando alle guarnigioni permanenti le unità russe che hanno concluso le esercitazioni nei distretti militari occidentale e meridionale, entrambi limitrofi all'Ucraina.
Berlino esorta Mosca a "ritirare truppe" dal confine
Il governo tedesco torna a invitare Mosca a "ritirare le sue truppe" dalle zone al confine con l'Ucraina: lo ha fatto per bocca del ministro degli Esteri, Annalena Baerbock, nelle ore in cui il cancelliere Olaf Scholz si appresta ad arrivare a Mosca per incontrare il presidente Vladimir Putin. Baerbock fa notare che "la situazione è particolarmente pericolosa e potrebbe degenerare in qualsiasi momento"; dunque "dobbiamo sfruttare tutte le opportunità di dialogo per raggiungere una soluzione pacifica", ha aggiunto il ministro secondo cui la responsabilità della de-escalation spetta "evidentemente" alla Russia e "spetta a Mosca ritirare le sue truppe".
Truss, "Invasione potrebbe essere imminente"
"Un'invasione (dell'Ucraina da parte della Russia) potrebbe essere imminente ed è molto probabile": lo ha detto a Sky News Uk Liz Truss, ministro degli Esteri britannico, sulla crescente tensione al confine tra Ucraina e Russia. "Quello che stiamo facendo è perseguire la via della deterrenza e della diplomazia, esortando Vladimir Putin a fare un passo indietro dall'orlo del baratro".
Mosca mostra video con blindati che tornano in caserme
Dopo l'annuncio dell'inizio del ritiro di parte delle truppe schierate al confine con l'Ucraina, il ministero della Difesa russo ha anche pubblicato il video dei blindati che tornano alle basi di provenienza una volta finite le esercitazioni. Nel video si vede la marcia fuoristrada dei carri armati, e anche blindati, veicoli di fanteria e sistemi di artiglieria caricati su un treno.