AGI - Sono ore decisive in Marocco per il piccolo di 5 anni caduto martedì in un pozzo profondo 32 metri: le pericolose operazioni di salvataggio, che da giorni tengono il Paese con il fiato sospeso, sono entrate in una fase decisiva, perché i soccorritori sono ormai a pochi metri dal piccolo che sembra ancora vivo. Ma nella notte, le operazioni sono anche state temporaneamente interrotte per il timore che il terreno potesse crollare.
L'incidente è avvenuto a Ighran, un villaggio nel Nord del Paese, e il caso ricorda la tragedia del piccolo Alfredo Rampi nel 1981. Il pozzo è molto stretto, appena 45 centimetri; i soccorritori hanno dovuto quindi scavare un tunnel parallelo per cercare di raggiungerlo e riuscire a estrarlo vivo. Due uomini stanno ora cercando di scavare con le mani per superare l'ultimo tratto di terreno che li separa dal bimbo intrappolato.
Il piccolo era con suo padre che cercava di riparare il pozzo quando è scivolato nel cunicolo; gli sono stati fatti arrivare ossigeno e acqua, ma difficilmente potrà resistere a lungo. Le immagini di una telecamera fatta scendere in profondità hanno mostrato Rayan ancora vivo e in grado di muoversi, a oltre 40 ore dalla caduta; ma il bimbo molto provato e come stordito. Sui social si rincorrono foto e messaggi di solidarietà e speranza, con l'hashtag 'salvate Rayan'.