AGI - Si terrà nella giornata di giovedì 26 gennaio, sullo sfondo delle crescenti tensioni tra Russia e Occidente, il primo incontro in videocollegamento tra i vertici delle principali aziende italiane in Russia e il leader del Cremlino, Vladimir Putin. "Viviamo una completa distonia rispetto alla situazione geopolitica: da un lato, c'è la realtà economica russa col suo potenziale che rimane sempre alto e la sua stretta integrazione all'interno dell'Europa; e dall'altro, una realtà politica complessa dove agiscono forze che cercano di spezzare questa unità economica", commenta in un'intervista all'AGI il promotore dell'appuntamento col leader del Cremlino, il presidente della Camera di commercio italo-russa, Vincenzo Trani.
"Comunicare e dialogare dà sempre risultati importanti", spiega Trani, auspicando che nell'attuale crisi tra Mosca e l'Europa "prevalga il buon senso e la consapevolezza che la stretta interdipendenza economica tra Europa e Russia non si può spezzare, soprattutto se il legame più forte è quello nel settore energetico".
Proprio l'energia, col gasdotto Nord Stream 2, è al centro delle possibili sanzioni che Ue e Stati Uniti stanno preparando per scoraggiare Mosca da una possibile aggressione all'Ucraina. "Da persona che vive in questi mercati da tanto tempo", prosegue Trani, "penso che il rischio di gravi conseguenze economiche in questa situazione sia molto limitato, per esempio la minaccia di staccare la Russia dal sistema Swift va avanti dal 2016, ma come si può attuare senza poi avere problemi nei pagamenti dell'energia?".
"Gli amministratori delegati e i presidenti delle principali 20 aziende italiane in Russia presenteranno le proprie attività e i progetti di sviluppo" a Putin, anticipa Trani, senza poter scendere nei dettagli. Verranno elencate anche le aree "in cui c'è bisogno di sostegno e comprensione" da parte delle autorità russe, "per esempio le difficoltà operative create dalla normativa entrata in vigore alla fine dell'anno scorso, che obbliga gli stranieri che vivono in Russia a sottoporsi a una serie di analisi molto dettagliate, entro tre mesi dal loro ingresso".
La videoconferenza con Putin - organizzata in collaborazione con il Comitato imprenditoriale italo-russo - è stata chiesta e "subito accordato dal Cremlino" e mira a "supportare un ulteriore sviluppo dei legami commerciali, economici e industriali tra i nostri due Paesi".
"Le potenzialità più interessanti per lo sviluppo delle nostre imprese in Russia sono legate alla green economy e al processo di trasformazione di un'economia basata sugli idrocarburi in una basata sull'energia pulita", sottolinea il presidente della Camera di commercio, "il processo è partito ora, ma sono stati fatti i primi investimenti importanti col parco eolico di Enel nella regione di Murmansk con tutto l'indotto che ne deriva per altre aziende italiane".
"C'è uno slancio nel settore farmaceutico e anche l'interscambio commerciale non va male", conclude Trani: "Nei primi nove mesi del 2021 ha segnato un aumento del 43,89% rispetto allo stesso periodo del 2020 e i dati annualizzati ipotizzano un ritorno ai dati pre-crisi".