AGi - Chi ha il green pass deve poter viaggiare liberamente in tutta l'Unione europea, senza più ulteriori restrizioni quali tamponi o quarantena, indipendentemente dall'area di provenienza. Cambia quindi l'approccio europeo sui viaggi che passa dalle mappe (quelle settimanale dell'Ecdc che segnalavano la diffusione del Covid) all'approccio individuale, basato sullo status del viaggiatore.
È quanto ha deciso oggi il Consiglio Ue che ha dato il via libera anche alla scadenza di nove mesi, dal primo febbraio, per il green pass ottenuto con la seconda dose. "I viaggiatori in possesso di un certificato Covid digitale dell'Ue valido non dovrebbero essere soggetti a ulteriori restrizioni alla libera circolazione", si legge nella nota del Consiglio Ue. E la Commissione ha invitato ad "applicare senza indugio le regole concordate", trattandosi comunque di raccomandazioni non vincolanti.
"Omicron si è ormai diffusa in tutta Europa ed e' tempo di prendere in considerazione l'idea di abbandonare le misure aggiuntive che alcuni Stati membri hanno introdotto per i viaggi nelle ultime settimane, rendendo i viaggi piu' difficili e meno prevedibili in tutta l'Ue", hanno dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, e il commissario alla Giustizia, Didier Reynders.
Tra gli altri, anche l'Italia ha introdotto a dicembre un obbligo (fino al 31 gennaio) di tampone per tutti gli arrivi, compresi i vaccinati. "È una raccomandazione, quindi non posso garantire che porterà tutti i Paesi a entrare in questo quadro comune, ma tutti gli stati hanno segnalato la loro intenzione di rispettarla", ha affermato il sottosegretario francese agli affari europei, Clement Beaune, il cui Paese detiene la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue.
Il vice presidente della Commissione, Maros Sefcovic, ha annunciato inoltre che presto verrà presentata la proposta di estendere il green pass oltre giugno perché "ha dimostrato di essere uno strumento efficace, essendo utilizzato da centinaia di milioni di persone e adottato da oltre sessanta Paesi".
Resta valida la raccomandazione di "scoraggiare tutti i viaggi non essenziali e imporre alle persone provenienti dalle zone rosse (con alta diffusione del virus), che non siano in possesso di un green pass, di sottoporsi a un test prima della partenza e a quarantena dopo l'arrivo.