AGI - La Corea del Nord avverte gli Stati Uniti che intende "reprimere fermamente gli atti ostili" contro il Paese e avvisa che è pronta a "rivedere la questione della ripresa delle attività temporaneamente sospese", in quella che appare un'allusione alla possibilità di ripresa dei test di missili balistici a lungo raggio e del programma nucleare di Pyongyang.
Lo riferisce l'agenzia sud-coreana Yonhap, riprendendo un comunicato in precedenza diffuso dall'agenzia di stampa nord-coreana Kcna, che cita una riunione del Politburo del Partito dei Lavoratori, l'organo che riunisce i dirigenti di più alto livello del partito al potere nel Paese, con a capo il segretario generale, Kim Jong-un.
La Corea del Nord non effettua lanci di missili balistici intercontinentali dal 2017, dopo tre lanci nel corso di quell'anno che hanno fatto schizzare la tensione con gli Stati Uniti allora guidati da Donald Trump, prima del summit di Singapore, l'anno successivo.
La riunione del Politburo, si legge, ha discusso i "compiti della Difesa per rafforzare e sviluppare mezzi più potenti per reprimere fermamente gli atti ostili contro la Repubblica Democratica Popolare di Corea, che stanno diventando sempre più diffusi dagli Stati Uniti".
Kim, inoltre, ha dato istruzioni al settore pertinente di "riconsiderare completamente le misure di rafforzamento della fiducia che abbiamo adottato di nostra iniziativa e rivedere tempestivamente la questione della ripresa di tutte le attività che sono state temporaneamente sospese".