AGI - Sarà pubblicato giovedì 20 gennaio il rapporto sugli abusi commessi dal clero in Germania, nella diocesi di Monaco di Baviera, in un periodo molto vasto dal 1945 al 2019.
Un dossier choc che la stessa arcidiocesi tedesca, che l'ha commissionato, definisce "una pietra miliare nell'ulteriore processo di gestione degli abusi sessuali nell'arcidiocesi".
In rassegna quindi la gestione dei vari arcivescovi che si sono susseguiti alla guida della diocesi, tra questi anche Joseph Ratzinger, dal 1977 al 1982.
Ma il report riguarderà anche i ministeri di Michael von Faulhaber, Joseph Wendel, Julius Doepfner, Friedrich Wetter e Reinhard Marx.
Proprio il cardinale Marx l'anno scorso presentò le sue dimissioni a Papa Francesco (che le rifiutò) proprio riguardo alla “catastrofe” degli abusi sessuali compiuti da uomini di Chiesa nei decenni scorsi in Germania.
L'arcidiocesi di Monaco e Frisinga ha organizzato una conferenza stampa per il 27 gennaio per commentare il report.
Il dossier è stato commissionato dall'arcidiocesi allo studio legale Westpfahl Spilker Wastl nel febbraio 2020 e dovrebbe anche indicare se i responsabili hanno soddisfatto i requisiti legali e le linee guida della Conferenza episcopale tedesca e se hanno agito in modo appropriato nel trattare casi sospetti e possibili autori.
Nel dicembre 2010 l'arcidiocesi di Monaco e Frisinga è stata la prima diocesi tedesca a pubblicare un primo report. Ora però, sottolinea, si sono aggiunte nuove denunce.
E con la pubblicazione del nuovo dossier sugli abusi nell'arcidiocesi di Monaco, nasce un nuovo centro di contatto e consulenza per le vittime.
Psicologi e psicoterapeuti, con molti anni di esperienza nei servizi di consulenza dell'arcidiocesi, alcuni dei quali specializzati sulle questioni relative agli abusi sessuali, saranno disponibili dal lunedì al sabato nelle prime due settimane dopo la pubblicazione, a partire dal 20 gennaio, dalle ore 9 alle ore 20.
La pubblicazione del dossier dovrebbe far luce sull'operato di Joseph Ratzinger, negli anni in cui era arcivescovo di Monaco e Frisinga.
Il settimanale tedesco Die Zeit in questi giorni ha accusato il Papa emerito di aver coperto le azioni di Peter H., prete pedofilo che ha abusato, tra il 1973 e il 1996 di 23 ragazzi dagli 8 ai 16 anni, in veste di cappellano e di parroco.
Le accuse a Ratzinger riguardano anche gli anni in cui era prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede (1982-2005), organismo vaticano che si occupa proprio di casi di delicta graviora.
Die Zeit scrive di un decreto extragiudiziale del tribunale ecclesiastico dell’arcidiocesi di Monaco datato 2016. Padre Peter H. fu condannato a pagare una somma alla fondazione per bambini Tabaluga.
Ma il suo agire non fu fermato. Anzi, secondo il settimanale tedesco nel 1980, Peter H. venne trasferito dalla diocesi di Essen a Monaco.
Il decreto della diocesi menziona direttamente il Papa emerito spiegando che, sebbene conoscesse la storia del sacerdote che aveva commesso le violenze, "lo accettò e lo insediò nella propria arcidiocesi".
Monsignor Georg Gaenswein, segretario di Benedetto, ha risposto però alle accuse di Die Zeit facendo sapere che la ricostruzione del settimanale è errata.
"L'affermazione che fosse a conoscenza dei precedenti al momento in cui è stata presa la decisione di ammettere il sacerdote H. nell'arcidiocesi di Monaco, è falsa", ha affermato monsignor Gaenswein.