AGI - Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha fatto un nuovo appello alle nazioni sviluppate perché sostengano le campagne di immunizzazione contro il Covid-19 nei Paesi più fragili, 40 dei quali non hanno ancora vaccinato nemmeno il 10% dei cittadini. Gli obiettivi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ovvero almeno il 40% di popolazione vaccinata in ogni Paese nel mondo entro la fine di dicembre e il 70% entro la metà del 2022, non potranno essere raggiunti.
"I Paesi devono compiere passi concreti nei prossimi giorni per compiere ulteriori progressi verso l'obiettivo globale del 40% dell'Oms ed essere molto più ambiziosi nei loro sforzi per raggiungere il 70% della popolazione in tutti i paesi entro la metà dell'anno 2022", ha affermato il segretario generale dell'Onu in un briefing virtuale con la stampa.
"Non possiamo sconfiggere una pandemia in modo scoordinato", ha aggiunto Guterres, puntando il dito sulla "iniquità" nella distribuzione dei vaccini, la "riluttanza" dei Paesi ricchi nel condividerli e il loro "autocompiacimento".
"Il Covid-19 non se ne andrà" e "sta diventando chiaro che i vaccini da soli non elimineranno la pandemia", ha affermato Antonio Guterres, riconoscendo comunque che "i vaccini prevengono il ricovero e la morte per la maggior parte di coloro che li ricevono e rallentano la diffusione”.
La strategia dell'Oms "richiede il pieno impegno degli Stati membri, in particolare di quelli che hanno la capacità di produrre vaccini o dispongono di forniture significative", ha ricordato Guterres, "ma, a pochi giorni dalla scadenza, 98 paesi non sono stati in grado di raggiungere questo obiettivo di fine anno e 40 paesi non sono ancora stati in grado di immunizzare il 10% della loro popolazione".
"Al ritmo attuale, l'Africa non raggiungerà la soglia del 70% prima dell'agosto 2024. L'iniquità dei vaccini offre alle varianti un pass per scatenarsi, devastando la salute delle persone", ha concluso il segretario generale dell'Onu.