AGI - Il mondo del nuoto francese è in subbuglio per l'incriminazione del due volte campione olimpico, il 29enne Yannick Agnel, accusato di stupro e aggressione sessuale su minorenne di meno 15 anni. "Per noi è più che uno shock" ha detto all'emittente Rmc Gilles Sèzionale, presidente della Federazione francese di nuoto (Ffn), annunciando che si è costituita parte civile ed è a disposizione della vittima per "accompagnarla in questa prova".
Per il presidente della Ffn Yannick Agnel "ha commesso un atto più che reprensibile di cui non sono mai stato a conoscenza prima che uscisse sui media". Doppio campione olimpico a Londra nel 2012, la scorsa estate Yannick Agnel è stato denunciato per aggressione sessuale e stupro dalla figlia del suo ex allenatore, che all'epoca dei fatti - nel 2016 - aveva 13 anni mentre lui ne aveva 24. L'informazione giudiziaria nei confronti dell'ex campione riconvertito nell'e-sport e consulente di diversi media si è conclusa con la sua formale incriminazione nei giorni scorsi.
La procuratrice di Mulhouse - luogo in cui si sono verificati i fatti 5 anni fa - Edwige Roux-Morizot ha dichiarato che Agnel, posto sotto controllo giudiziario, ha effettivamente riconosciuto la "materialità dei fatti" di cui viene accusato, ma ha affermato di non aver avuto "il sentimento che ci sia stata costrizione" della vittima. Per il magistrato, può succedere che nei casi di stupro "ci sia un problema con i ricordi, che potrebbero riaffiorare durante l'informazione giudiziaria".
Al centro della vicenda giudiziaria c'è la "differenza di età molto importante" - ha sottolineato la giudice - tra la vittima e l'imputato. In Francia la legge vigente vieta ogni relazione sessuale tra una persona maggiorenne e un minore di meno di 15 anni, anche se è consenziente. Edwige Roux-Morizot ha precisato che la personalità "molto forte" del campione abbia potuto influire su tutta la situazione.
Nel 2016 Agnel si allenava per lo più a Mulhouse (Alto Rodano), ma anche in Thailandia, dove la società Mulhouse Olympic Natation svolge numerosi stage e a Rio de Janeiro, città ospite delle olimpiadi. La vittima, oggi 19enne, ha ripensato ai fatti vissuti in passato, che l'hanno fatta sprofondare nella sofferenza e nella depressione, decidendo poi di sporgere denuncia contro l'ex campione allenato dal padre, Lionel Horter.
A sostenere la vittima è l'associazione Colosse aux Pieds d'Argile, specializzata nell'assistenza a chi ha subito violenze sessuali. La procura aveva richiesto la detenzione provvisoria dell'ex campione di nuoto, proprio per evitare che potesse esercitare pressioni sulla vittima, ma il giudice delle libertà e della detenzione ha invece optato per il controllo giudiziario.
Agnel ha dovuto consegnare il suo passaporto alla giustizia, non può uscire dalla regione di Parigi nè andare a Mulhouse o entrare in contatto con il suo agente, Sophie Kamoun, e con la famiglia della vittima. La scorsa settimana il campione è stato arrestato nella sua abitazione parigina e ha passato 48 ore sotto custodia della polizia a Mulhouse per poi essere formalmente incriminato da un giudice istruttorio. L'emittente FranceInfo ha sospeso la collaborazione con Agnel e lo stesso ha fatto il club sportivo Mces, di cui era direttore dal 2019.