AGI - Patrick Zaki è stato scarcerato. Lo annuncia Eipr in un tweet, pubblicando una foto del ricercatore in strada abbracciato alla sorella. Lo studente egiziano è stato trasferito al secondo commissariato di polizia di Mansura per completare le procedure per il suo rilascio e poi rimesso in libertà in attesa della prossima udienza del processo a suo carico, fissata per il 1 febbraio. Il giudice egiziano del tribunale di Mansura aveva firmato martedì un ordine di scarcerazione per lo studente detenuto da 22 mesi al Cairo.
"Tutto bene" e poi, "forza Bologna", rispondendo ad una giornalista che gli ricordava che a Bologna lo aspettano in tanti. Sono le prime parola pronunciate da Patirck Zaki dopo la scarcerazione e l'abbraccio con la famiglia, come mostra un video esclusivo pubblicato da Repubblica.it
"Aspettavamo di vedere questi abbracci e sorrisi da 22 mesi ora l'emozione è enorme. Patrick Zaki è libero e speriamo che questa libertà provvisoria diventi permanente con l'udienza del 1 febbraio che ci auguriamo sancisca la sua definita uscita dal processo, da questa persecuzione giudiziaria e dalle prigioni egiziane" all'AGI Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italy.
In carcere dal 7 febbraio 2020 con l'accusa di avere diffuso informazioni false, Zaki, presente al processo a suo carico aveva detto di stare "bene" a chi si è informato sulle sue condizioni.
"Sto saltando dalla gioia!" avvea detto la madre di Zaki, Hala Sobhy, dopo aver appreso la notizia che il figlio sarebbe stato scarcerato.
Nei giorni scorsi si erano diffuse notizie di un peggioramento della sua salute in seguito a un pestaggio in carcere, ma successivamente erano state definite "un malinteso" dalle persone a lui vicine. Martedì mattina lo studente egiziano dell'università di Bologna era comparso in aula senza le manette.
Secondo quanto si apprende, la legale che ne cura la difesa per conto della Ong Eipr, che nell'udienza precedente di fine settembre aveva ottenuto di esaminare il fascicolo dell'accusa, ha oggi presentato alcune richieste aggiuntive: di avere accesso a tutte le prove, i filmati e i verbali che fanno parte dell'inchiesta a carico di Zaki. Si attende la risposta del giudice.
Le prime reazioni
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è stato tra i primi a commentare le novità provenienti da Mansura affidando la sua soddisfazione ai suoi profili social.
Poco dopo è arrivata aanche una nota da Palazzo Chigi che ha reso noto come il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso "soddisfazione per la scarcerazione di Patrick Zaki, la cui vicenda è stata e sarà seguita con la massima attenzione da parte del Governo italiano".
Per Amnesty "Patrick Zaki sarà scarcerato, anche se rimane ancora sotto processo. Un passo avanti enorme nella direzione della giustizia. Oggi scenderemo in piazza con uno stato d'animo diverso. Finalmente", si legge in un tweet dell'organizzazione, che fin dal momento dell'arresto, il 7 febbraio 2020, è stata vicina a Zaki e attenta all'evolvere del caso. Gli attivisti hanno in programma un presidio a Roma, alla Bocca della verità, nel pomeriggio di oggi.