AGI - L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, era risultato positivo al Covid-19 tre giorni prima del suo primo confronto televisivo con lo sfidante Joe Biden ma presentò un test negativo successivo per partecipare comunque al dibattito, tenutosi a Cleveland lo scorso 29 settembre. È una delle rivelazioni contenute nel libro di Mark Meadows, quarto e ultimo capo dello staff di Trump, alcuni passaggi del quale sono stati anticipati dal 'Guardian'.
Meadows, che ha accettato di testimoniare di fronte alla commissione d'inchiesta della Camera sull'assalto a Capitol Hill, scrive che Trump era conscio che ogni candidato avrebbe dovuto presentare "un test negativo risalente alle 72 ore precedenti l'inizio del dibattito" ma che "nulla lo avrebbe fermato dal presentarsi". Trump annunciò di aver contratto il Covid-19 il 2 ottobre 2020 e la Casa Bianca affermò che il risultato del test era stato appreso un'ora prima della comunicazione. L'ex presidente sarebbe stato ricoverato alcune ore dopo.
Nel volume 'The Chief's Chief', che sarà pubblicato la prossima settimana dalla casa editrice conservatrice All Seasons Press, Meadows sottolinea come il test positivo risalisse al 26 settembre 2020, lo stesso giorno della controversa cerimonia nel Giardino delle Rose per annunciare la candidatura di Amy Coney Barrett come giudice della Corte Suprema, cerimonia che era stata ritenuta un "evento super diffusore", con i suoi 200 partecipanti.
Lo stesso giorno Trump, pur apparendo "un po' stanco" e con i sintomi di un "lieve raffreddore", si era recato in Pennsylvania per un comizio. Quando l'aereo presidenziale era ormai già partito, Meadows racconta di aver ricevuto una chiamata del medico della Casa Bianca che gli chiedeva di impedire a Trump di partire perché era "appena risultato positivo al Covid". Ma era troppo tardi. Trump ricevette la notizia da Meadows mentre era a bordo dell'Air Force One. "Oh m..., mi stai prendendo per il c..." sarebbe stata la colorita risposta di Trump secondo la parafrasi fornita da Meadows.
Il capo dello staff afferma di aver quindi spiegato a Trump che il test poteva essere un falso positivo e di avergli suggerito di sottoporsi a un nuovo esame con il più moderno "sistema Binax", esame che poi risultò negativo. L'ex capo dello staff, nondimeno, racconta di "aver istruito tutti coloro nella sua cerchia più stretta di trattare Trump come se fosse positivo" durante il suo viaggio in Pennsylvania.
"Non volevo assumere alcun rischio superfluo", scrive Meadows nel libro, "ma non volevo nemmeno allarmare l'opinione pubblica se non c'era nulla di cui preoccuparsi, come appariva dal nuovo test molto più accurato". Trump, da parte sua, si convinse di essere stato contagiato in un momento successivo, in particolare durante un evento con le famiglie dei militari il 27 settembre dove l'ex presidente non si negò agli abbracci dei sostenitori.
Lo stesso giorno, ricorda Meadows, Trump tenne una conferenza stampa a porte chiuse. Il giorno del dibattito, ricorda Meadows, Trump sembrava stare "leggermente meglio" ma "le sue occhiaie erano diventate piu' profonde e, mentre camminava, sembrava muoversi piu' lentamente del solito, come se trasportasse un peso sulla schiena". Il moderatore del dibattito, Chris Wallace di Fox News, spiego' in seguito che Trump non era stato sottoposto a un test prima dell'inizio del confronto in quanto era arrivato in ritardo.