AGI - L'Austria, che da lunedì 22 novembre entrerà in un nuovo lockdown generale con durata massima di 20 giorni e che coinvolgerà anche le persone vaccinate, diventerà la prima nazione in Europa ad imporre l'obbligo ufficiale dell'inoculazione del vaccino contro il Covid-19.
Dall'1 febbraio 2022, l'obbligo vaccinale scatterà per le persone che, a quella data, non avranno ancora ricevuto almeno una dose. Le nuove misure sono state discusse nel corso di un lungo incontro protrattosi nel corso della notte nella zona del lago di Achen in Tirolo.
L'Austria sta soffrendo in particolar modo la quarta ondata con un numero molto alto di contagi che nelle ultime settimane superano i 10.000 casi giornalieri. In alcuni Laender, gli ospedali sono prossimi al collasso.
Le nuove misure anti-contagio sono state illustrate questa mattina durante una conferenza stampa dal cancelliere Alexander Schallenberg, dal ministro della Sanità Wolfgang Mueckstein, dal governatore del Tirolo e presidente attuale della Conferenza dei Laender, Guenther Platter e dal sindaco di Vienna, Michael Ludwig.
Da lunedì le scuole e gli asili resteranno aperti, ma non è esclusa la possibilità di attuare la didattica a distanza. Come nei precedenti tre lockdown resteranno aperte tutte le attivita' essenziali quali supermercati e farmacie. Dal 13 dicembre, il lockdown proseguira' per le persone non vaccinate.
Vienna ha già annunciato che "l'Austria avra' bisogno della regola del '2G' per molto tempo a venire, la restrizione per le persone vaccinate e' limitata nel tempo ma per le persone non vaccinate ci saranno ancora restrizioni in seguito". Il governo ha anche ammonito che "per non provocare un'altra ondata bisogna vaccinare, vaccinare e vaccinare".
Il lockdown "fa molto male", ha detto il cancelliere e, senza nominarli, ha fortemente criticato FPOe, il partito di destra molto influente in Austria, definendo la loro contrarierà "alla vaccinazione un attacco al nostro sistema sanitario". Secondo Mueckstein, la vaccinazione obbligatoria generale è costituzionalmente legittima e "comunque avviato un adeguato processo di valutazione".