AGI - La Cina teme un peggioramento della situazione dei contagi da Covid-19, rilevati in almeno undici province cinesi negli ultimi giorni, che ha costretto a rinviare le maratone di Wuhan e Pechino, a cui era prevista la partecipazione, complessivamente, di oltre 55mila persone.
L'aumento dei casi degli ultimi giorni, pur su livelli sempre bassissimi rispetto a quelli registrati in molti altri Paesi, ha messo in allarme le autorità sanitarie, che mantengono una rigida politica di "contagi zero", soprattutto a poco più di cento giorni dall'inizio delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022.
Oltre 130 contagi sono stati identificati in Cina dall'inizio dell'attuale ondata, il 17 ottobre scorso, molti dei quali collegati agli spostamenti dei turisti interni, ha annunciato ieri il portavoce della Commissione Nazionale per la Sanità, Mi Feng: a questi si aggiungono i 39 casi segnalati nell'ultimo aggiornamento della Commissione Nazionale per la Sanità.
Il portavoce ha chiesto alle aree colpite di adottare misure di "emergenza" per il rischio di un aumento della diffusione, che potrebbe risentire anche di "fattori stagionali".
Per contrastare la diffusione del virus, la capitale cinese ha innalzato le restrizioni all'ingresso dopo l'ultima ondata di contagi di Covid-19, contrassegnata dalla presenza della variante delta che ha colpito varie zone del Paese. Chiunque entri a Pechino da aree dove si sono verificati contagi dovrà fornire i risultati di un tampone effettuato non più di due giorni prima della partenza, ha annunciato Pan Xuhong, portavoce dell'Ufficio di Pubblica Sicurezza della capitale cinese.
Fino a ieri, Pechino contava quindici casi di contagio a cui se ne sono aggiunti altri due nell'aggiornamento odierno delle autorità sanitarie nazionali, e altri due (uno accertato e uno asintomatico) che sono stati annunciati nel pomeriggio di oggi dalla vice direttrice del locale Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, Pang Xinghuo.
La situazione più preoccupante riguarda il distretto settentrionale di Changping: le autorità locali hanno annunciato oggi "un'indagine completa" sui casi confermati e sui loro contatti per interrompere le vie di trasmissione del virus. Secondo le ultime statistiche, circa il 75% della popolazione cinese è completamente vaccinata contro il Covid-19.
Le dosi di vaccino somministrate hanno tagliato a fine agosto il traguardo dei due miliardi, e sono oggi a quota 2,24 miliardi: il mese scorso la Cina ha annunciato di avere completamente vaccinato oltre un miliardo di persone, superando il 70% della popolazione.
L'obiettivo è di avere oltre l'80% degli 1,4 miliardi di cinesi completamente vaccinati entro la fine dell'anno, ma nonostante il ritmo elevato delle somministrazioni, il governo mantiene ferree regole contro la diffusione del Covid-19 e punisce i funzionari locali che non si attengono alle disposizioni emesse a livello centrale.
Al di fuori della capitale, le restrizioni più forti si registrano a Ejina, contea al confine con la Mongolia, dove le autorità hanno imposto oggi il lockdown a tutti i residenti, e a cui risultano collegati alcuni casi registrati a Pechino.
Allo stesso tempo anche altre località della Mongolia Interna e della provincia del Gansu, nel nord-ovest del Paese - tra cui il capoluogo Lanzhou - hanno sospeso i servizi di trasporto pubblico (bus e taxi) e chiuso i luoghi turistici per l'aumento dei contagi, ha dichiarato un funzionario del Ministero dei Trasporti, Zhou Min.