AGI - "Sono contro ogni discriminazione positiva, quindi sono contro la parità". Ad affermarlo è stato Eric Zemmour, il controverso polemista francese assurto a protagonista della scena politica d'Oltralpe in vista delle presidenziali, alle quali non è ufficialmente candidato ma sulla cui partecipazione si specula e si fanno sondaggi da settimane.
La sua ennesima dichiarazione-provocazione ha scatenato la reazione delle donne, unanimi nel condannarlo.
"Eric Zemmour è un uomo che detesta le donne e le disprezza", ha commentato Anne Hidalgo, sindaca di Parigi e candidata socialista alle elezioni.
Per Sandrine Rousseau, portabandiera ecologista nella corsa all'Eliseo, il controverso polemista di estrema destra "ha paura delle donne. E un uomo che ha paura delle donne è un uomo che ha paura di se stesso e che non è sicuro di sé, che ha paura di perdere qualcosa".
Ma non è stata solo la sinistra a inalberarsi: contro le parole di Zemmour si è schierata anche Marine Le Pen, leader di Rassemblement National, che ha espresso la sua "totale divergenza con la sua visione della donna. Sono profondamente sicura che ci sia uguaglianza tra uomini e donne nella loro capacità di poter partecipare all'energia, al futuro, alle responsabilità di potere del Paese".
Questa presa di posizione non è una novità per il polemista, che già sabato scorso aveva assicurato che se fosse stato eletto all'Eliseo, avrebbe rivisto le leggi sulla parità che richiedono in alcune posizioni lo stesso numero di uomini e donne.
"Questo è scandaloso, è umiliante per le persone che ne beneficiano" perché "se una donna è competente, deve avere il posto, se non lo è, non deve averlo", ha ribadito Zemmour nell'intervista a BfmTv, mettendo l'accento sul "merito, merito, merito".