AGI - Un ragazzo, reo confesso dell'uccisione di ragazzini, considerato un "vampiro assetato di sangue", è stato picchiato a morte dalla folla che lo ha ritrovato nascosto a Bungoma, nell'Ovest del Kenya, dopo che era scappato dalla polizia due giorni prima, a Nairobi.
Masten Wanjala, questo il nome del giovane killer, era stato arrestato nella capitale keniana lo scorso luglio, dopo aver ammesso di aver drogato e poi ucciso dieci giovani negli ultimi 5 anni e in alcuni casi di aver bevuto il loro sangue.
Dalle rivelazioni era emerso che, per ingannare le sue vittime e portarle in aree isolate, si presentava come un allenatore di calcio; in altri casi aveva rapito i suoi coetanei per poi chiedere un riscatto alla famiglia. Quando era stato arrestato, tre mesi fa, aveva anche portato gli agenti nei luoghi in cui aveva sepolto le sue vittime.
Mercoledì, Wanjala - che proprio quel giorno doveva essere processato per l'assassinio a sangue freddo di due ragazzini, di 12 e 13 anni - era riuscito a scappare nonostante la presenza di tre agenti di polizia, ora accusati di negligenza e di complicità.
Le forze di sicurezza hanno sferrato una vera caccia all'uomo e la popolazione, infuriata, ha chiesto con forza le dimissioni del capo della polizia di Nairobi per il grave errore commesso. A farsi giustizia poi ci hanno pensato gli abitanti di Bungoma, la città d'origine e in cui vivono i genitori del killer, che lo hanno rinnegato.
Wanjala si è nascosto in un'abitazione, dove la folla, dietro segnalazione di alcuni ragazzini che lo avevano riconosciuto e inseguito, è stato ritrovato, picchiato e strangolato. Al giornale locale Standard testimoni hanno riferito di alcune zone d'ombra in questa terribile vicenda: non si sa innanzitutto come il killer sia riuscito a viaggiare da Nairobi fino all'area rurale di cui e' nativo, oltre al fatto che i locali lo hanno identificato e ucciso prima che la polizia venisse informata.