AGI - Il Qatar, protagonista della transizione afghana, ha preso le distanze dai talebani sulle violazioni dei diritti umani. "Siamo molto delusi dagli ultimi sviluppi in Afghanistan, che costituiscono un passo indietro" nella tutela dei diritti umani, ha ammesso il ministro degli Esteri dell'emirato, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, lanciando un appello ai talebani affinché applichino un modello di governo islamico più inclusivo. Il capo della diplomazia del Qatar ha parlato a Doha in una conferenza stampa con l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, che si è detto a sua volta "deluso" dalle azioni dei sedicenti studenti coranici.
"Riorientare il governo"
Il Qatar è stato finora un attore chiave nel nuovo Afghanistan e tra i principali mediatori tra i talebani, tornati al potere ad agosto, e i Paesi occidentali. "Speriamo di poter riorientare il governo afghano", anche sfruttando "la forte influenza" del Qatar, è stato l'auspicio di Borrell. "Dobbiamo continuare a coinvolgerli e a chiedere di non compiere azioni del genere", ha aggiunto ancora Al-Thani alludendo tra l'altro al divieto per le ragazze di andare a scuola a partire dalla secondaria.
Un banco di prova per i musulmani
Il ministro al-Thani ha sottolineato come Kabul sia anche un laboratorio politico per il mondo islamico: "Stiamo anche cercando di dimostrare ai talebani che i Paesi musulmani possono mantenere le proprie leggi e gestire le questioni delle donne", ha sottolineato, "uno degli esempi è lo Stato del Qatar, che è un Paese musulmano. Il nostro sistema è un sistema islamico" in cui "abbiamo più donne che uomini nei lavori governativi e nell'educazione superiore", ha affermato il ministro qatarino. L'appello ai talebvani è a "mantenere e preservare i risultati ottenuti negli anni scorsi" in Afghanistan.