AGI - Il Cremlino ha accolto con favore la decisione di Google e Apple di rimuovere dai loro store online l'applicazione di voto "intelligente" sviluppata dai sostenitori di Aleksei Navalny, uno dei principali oppositori del governo del presidente Putin. La rimozione dell'app, la cui funzione è quella di segnalare ai sostenitori di Navalny il candidato che, in ogni collegio, ha maggiori possibilità di battere Russia Unita, il partito del presidente Putin, è arrivata in concomitanza con le elezioni parlamentari.
"Questa app è illegale nel nostro Paese, entrambe le piattaforme hanno ricevuto una notifica e di conseguenza hanno preso questa decisione in conformita' con la legge", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Le accuse di Mosca
La Russia aveva accusato Google e Apple di interferenze elettorali, chiedendo di rimuovere l'app, Smart Voting, dai loro store. "Le aziende hanno ceduto al ricatto del Cremlino, ha commentato l'alleato di Navalny in esilio, Leonid Volkov. "Abbiamo l'intero stato russo contro di noi e persino le grandi aziende tecnologiche", ha denunciato su Telegram il team di Navalny, che alla vigilia del voto ha esortato gli elettori russi a sostenere i candidati del Partito Comunista.
"La decisione di rimuovere l'app di Navalny da Google Play e dall'App Store è una grande delusione, un atto di censura politica". Lo scrive su Twitter Kira Yarmysh, portavoce di uno dei principali oppositori del governo di Vladimir Putin
All'inizio di agosto il ministero della Giustizia russo ha inserito nel registro delle organizzazioni vietate tre organizzazioni fondate da Navalny: la Fondazione Anti Corruzione, la Fondazione per la Protezione dei Diritti dei Cittadini e la rete degli uffici regionali, gia' chiusi nei mesi precedenti per evitare ripercussioni legali ai loro dipendenti. Gli enti erano gia' stati inseriti nell'elenco degli "agenti stranieri" e delle "organizzazioni estremiste".