AGI - Il nuovo governatore ad interim della banca centrale afghana (Dab), Haji Mohammad Idris, è l'uomo giusto per "organizzare le istituzioni governative, gestire le questioni bancarie e affrontare i problemi della gente".
Così il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha presentato al mondo, Occidentale e non, il sostituto di Ajmal Ahmaty, fuggito da Kabul in aereo dopo la caduta della capitale, che per prima cosa dovrà far ripartire - e in fretta - un'economia paralizzata dalla guerra, che è alla deriva da più di una settimana con le banche chiuse, come anche il più grande mercato di cambio valuta di Kabul, Sarai Shahzada, che ha serrato i battenti.
E con gli sportelli automatici ormai a corto di contanti e i prezzi delle materie prime essenziali, compresi cibo e carburante, arrivati alle stelle.
Originario della provincia settentrionale di Jawzjan, il nuovo numero uno dell'Afghanistan Bank, è stato a capo della sezione finanziaria del movimento e, pur non avendo un'esperienza formale nel settore né un'istruzione superiore, gode di molto rispetto per le sue competenze in materia economica.
La sua lunga esperienza sulle questioni finanziarie deriva dal lavoro che svolse con il precedente leader del movimento, il Mullah Akhtar Mansour, ucciso in un attacco di droni nel 2016. Idris ha inoltre insegnato per almeno vent'anni in una madrasa a Rawalpindi, città pakistana della provincia del Punjab.
Se sarà all'altezza del difficile compito assegnategli, non è dato saperlo andando a spulciare un tradizionale curriculum (che non c'è). La commissione economica dei talebani opera da 20 anni trattando denaro illegale. Le attività di politica monetaria fino a una manciata di giorni fa includevano la presunta riscossione di tasse illegali da imprenditori e agricoltori per finanziare la lotta del movimento.
"Ci sono molte persone che erano sconosciute al mondo ma hanno ricoperto posizioni chiave e hanno dato grandi contributi. Haji Idris è tra loro", ha assicurato un alto funzionario talebano. Che ha aggiunto: "Credo che non abbia nemmeno studiato scienze religiose, ma era esperto di questioni finanziarie".