AGI - I talebani hanno annunciato che il loro emirato islamico in Afghanistan si impegnerà per i diritti delle donne nell'ambito della Sharia. Lo ha detto nel corso della prima conferenza stampa a Kabul il loro portavoce Zabihullah Mujahid.
"Le nostre sorelle - ha detto ancora il portavoce - potranno beneficiare dei loro diritti. Possono svolgere attività in diversi settori e aree diverse sulla base delle nostre norme e regolamenti, dell'istruzione, della salute e di altre aree e faranno parte del governo. Lavoreranno con noi, e vorremmo rassicurare la comunità internazionale: non ci sarà alcuna discriminazione contro le donne, ma ovviamente sempre all'interno dei quadri che noi abbiamo".
"Non vogliamo nemici interni o esterni". Questo il secondo tema importante espresso durante l'incontro con la stampa, il primo dalla conquista del potere. "Nessuno degli Stati Uniti o della comunità internazionale sarà danneggiato - ha detto, sottolineando che "non serberemo rancore contro nessuno". Zabihullah Mujahid, che ha cominciato la conferenza stampa recitando versetti del Corano, ha definito la vittoria dei talebani "un orgoglio per la Nazione".
I talebani "si impegnano a fermare la produzione di droga in Afghanistan". Lo ha detto il portavoce Zabihullah Mujahid a Kabul nella prima conferenza stampa, davanti alla stampa estera, dopo la conquista del potere. Il Paese è tra i principali produttori di oppio al mondo.
Il tutto mentre il mullah Abdul Ghani Baradar, cofondatore dei talebani, è arrivato in Afghanistan da Doha dove ha diretto l'ufficio politico del movimento. Lo conferma un portavoce dei talebani su Twitter: "Una delegazione guidata dal mullah Baradar ha lasciato il Qatar e ha raggiunto il nostro amato Paese questo pomeriggio atterrando all'aeroporto di Kandahar".
Telefonata Draghi-Merkel
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto stamattina una conversazione telefonica con la Cancelliera della Repubblica Federale di Germania, Angela Merkel durante la quale, informa una nota, è stata discussa la protezione umanitaria di quanti hanno collaborato con le Istituzioni italiane e tedesche in questi anni e delle categorie più vulnerabili, a partire dalle donne afghane.