AGI - Facebook ha disabilitato gli account personali di un gruppo di ricercatori della New York University che stava analizzando le pubblicità ospitate sulla piattaforma. Il motivo, ha fatto sapere Facebook, era che gli studiosi stavano “violando i termini di servizio” dell’azienda.
La ricerca faceva parte di un progetto chiamato ‘Nyu Ad Observatory’ che chiede alle persone di scaricare un’”estensione” che registra cosa i singoli utenti vedono come pubblicità. I dati venivano analizzati per capire il tipo di ‘target’ demografico e il perché venissero individuati da un certo tipo di inserzionisti. Gli spot su Facebook da anni sono al centro di una polemica, considerato che la piattaforma diffonde messaggi a pagamento che possono avere contenuti forvianti. L’anno scorso il social aveva bloccato tutti i messaggi politici per evitare casi di disinformazione.
A ottobre Facebook aveva inviato ai ricercatori universitari l'intimazione a non continuare a raccogliere dati, minacciando “ulteriori provvedimenti”. Laura Edelson, della Tandon School di ingegneria alla Nyu, ha spiegato al Wall Street Journal che la ricerca si sarebbe fermata se la piattaforma avesse deciso di pubblicare tutti i dati, ma Facebook si era limitata a offrire solo parte delle statistiche. A quel punto è scattato il blocco.
La decisione ha suscitato proteste: “Non potremo sapere - ha spiegato l’Ad Observatory - come gli inserzionisti individuano specifici gruppi demografici”. Nel caso di Jon Ossoff, il senatore democratico eletto in Georgia, i messaggi avevano raggiunto gli account di chi risultava interessato a notizie su Barack Obama, l’attore Trevor Noah e il magazine Time. Il suo avversario, il repubblicano David Perdue, si era rivolto agli account di chi seguiva il programma in prima serata sulla Fox di Sean Hannity.