AGI - Donald Trump ha annunciato che chiederà a una corte in Florida di “bloccare immediatamente la vergognosa e illegale censura da parte delle piattaforme social”. L’ex presidente avvierà una class action nei confronti del Ceo di Twitter, Jack Dorsey, di Google, Sundar Pichai, e di Facebook, Mark Zuckerberg, che lo hanno bannato per altri due anni con l’accusa di aver diffuso informazione distorta e messaggi violenti.
“Costringeremo le grandi compagnie hi-tech - ha aggiunto - a rispondere delle loro azioni. Hanno censurato e messo nella lista nera le persone per motivi politici. Se lo hanno fatto con me, possono farlo con chiunque”.
L’iniziativa legale di Trump è resa possibile da una legge, approvata a maggio in Florida, che permette ai politici sospesi dai social di citare in giudizio le compagnie.
Ma la legge è destinata a entrare in conflitto con quanto stabilito dalla Costituzione.
La scorsa settimana un giudice federale della Florida ha respinto l’attuazione della legge, definendola un "tentativo di costringere le piattaforme social a ospitare discorsi politici", in violazione del Primo Emendamento.