AGI - La tutela del patrimonio di Britney Spears rimane al padre James. Un giudice di Los Angeles ha respinto il ricorso della cantante che 13 anni fa, a causa dei suoi problemi psichiatrici, aveva perso la gestione dei suoi beni, il cui valore è stimato sui 60 milioni di dollari.
La scorsa settimana Britney Spears, intervenendo per telefono all'udienza, aveva definito la tutela "abusiva" e "assurda". "Questa tutela sta pagando lo stipendio a molta gente, sono stanca, non sono felice, non riesco a dormire", aveva aggiunto la popstar in quella che è stata la prima dichiarazione pubblica contro la gestione paterna del suo patrimonio.
James Spears, da parte sua, ha chiesto un'indagine sulle "serie" accuse, rivoltegli dalla figlia, di "lavori forzati, terapia medica forzata, cure mediche inadeguate e privazione dei diritti personali".
La star non canta in pubblico dal 2018: via Twitter ha spiegato di essere in una fase di transizione e si dice che voglia rilasciare un'intervista denuncia a Oprah Winfrey proprio come hanno fatto il principe Harry e la moglie Meghan Markle.
Il caso, sempre molto seguito dalla stampa americana, è stato rilanciatola nei mesi scorsi dal New York Times che ha prodotto e pubblicato il documentario 'Framing Britney Spears', raccontando l'ascesa e la caduta dell'artista.
L'idea di una star fagocitata dalla propria fama non è nuova
Ci sono innumerevoli esempi di quanto possa essere tossica la popolarità, da Lindsay Lohan alle tragiche morti di Amy Winehouse o della principessa Diana.
Ma la novità di "Framing Britney Spears" è che risveglia nei confronti della cantante di 'Toxic' un'empatia che pochissimi hanno provato finora. Ricorda per esempio che quando Justin Timberlake e la Spears si lasciarono, a lui chiesero con ammirazione se fosse andato a letto con la ragazza; lei se avesse fatto qualcosa di sbagliato perché lui la lasciasse.
Poi, per anni, per molti la Spears è stata una donna pazza che ha toccato il fondo nel 2007, quando si rasò la testa, aggredì un paparazzo con un ombrello e perse la custodia dei suoi figli.
Quello che molti ignorano è che, prima di provocare lo staff ballando con un serpente in uno degli spettacoli televisivi più apprezzati della storia, la Spears sognava così tanto di essere una cantante che i suoi genitori si indebitarono per poter lasciare la loro piccola città del Mississippi e tentare la fortuna nella Grande Mela.
Secondo gli amici, quando la cantante tornò nella sua città natale come una star, distribuì 10mila dollari in 100 banconote ai vicini augurando loro "Buon Natale". Ora, quel gesto accattivante che fece da adolescente sarebbe impossibile da ripetere: a 40 anni, Spears vive senza essere in grado di prendere alcuna decisione che non passi attraverso l'approvazione di suo padre.
È dal 2008 che Britney è sotto il suo controllo
La decisione fu presa dal tribunale dopo il crollo mentale della cantante. Gli avvocati di James Spears sostengono però che negli ultimi anni, pur supervisionando i suoi beni, non è stato piu' responsabile della sua vita personale: nel settembre 2019, il 68enne ha infatti lasciato il mandato per problemi di salute ed è stato sostituito temporaneamente da Jodi Montgomery, il manager della cantante. Ecco perché adesso i legali chiedono un'indagine sulla testimonianza resa in tribunale dalla star.
Le prime avvisaglie di squilibrio c'erano state comunque nel 2007, dopo il divorzio da Kevin Federline: party a non finire, alcol a fiumi, senza controllo, il tutto condito da apparizioni e foto in atteggiamenti imbarazzanti. A febbraio, dopo una sola notte in un centro di disintossicazione, la cantante si presentò in un parrucchiere di Los Angeles e sotto gli occhi esterrefatti dei presenti si rasò a zero con un rasoio elettrico. Le foto fecero il giro del mondo, gettandola sotto i riflettori.
Da lì fu una girandola di incidenti, in caduta libera, dalla volta in cui prese a ombrellate la macchina di un paparazzo, ai frequenti ricoveri in rehab; fino allo scontro con la polizia dopo la perdita della custodia dei due figli piccoli, Sean Preston e Jayden James. Una corsa verso l'autodistruzione che l'ha portata prima in una clinica psichiatrica e poi sotto la tutela legale del padre.
Da allora, la situazione è lentamente migliorata e negli anni è riuscita a pubblicare tre album e a partecipare a X Factor come giudice. Il conflitto tra la cantante e suo padre ha coalizzato i suoi fan, arrivati a promuovere un movimento, 'Free Britney', che ne chiede la "liberazione" dal padre: decine di loro si sono presentati a manifestare fuori dal tribunale di Los Angeles, come in occasione di ogni udienza.
Contro il protrarsi di questa situazione si è schierata la madre di Britney, Lynne, l'ex moglie di James, convinta che la relazione tra i due sia diventata "tossica". La donna ha fatto presente di non avere cattive intenzioni nei confronti dell'ex marito ma di essere convinta che il suo compito debba finire: "È ora di ricominciare da capo".