AGI - E' di almeno tre morti e 99 dispersi il bilancio provvisorio del crollo di un condominio di 12 piani sulla costa di Surfside, 25 chilometri a Nord di Miami.
Quindici famiglie sono riuscite ad allontanarsi da sole dall'edificio e sono circa 40 le persone tratte in salvo dalle macerie, 11 delle quali ferite.
Sono però 99 gli inquilini che mancano all'appello, tra cui 20 cittadini israeliani. E i soccorritori, i cui sforzi sono stati rallentati da un violento temporale, non sono in grado di stabilire quanti di costoro si trovassero all'interno dell'edificio al momento del cedimento della facciata posteriore, sulle cui cause, ancora ignote, non sono state formulate ipotesi.
I cinquantacinque appartamenti interessati dal crollo venivano infatti utilizzati come seconde case da stranieri ed è probabile che alcuni di essi fossero vuoti. Video diffusi sul web mostrano una gran parte dell'edificio ridotta in macerie.
Tra i dispersi risulta la sorella della first lady del Paraguay, Silvana Lopez Moreira. Le autorità di Asuncion hanno avvertito che non riescono a contattare la donna, che viveva con il marito e i tre figli al decimo piano del palazzo.
Non si hanno inoltre notizie di quattro cittadini argentini, tre adulti e una bambina di sei anni, fa sapere il ministero degli Esteri di Buenos Aires. Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha avvertito che "dobbiamo prepararci a cattive notizie, data la devastazione che stiamo vedendo".
Sally Heyman, uno dei membri della commissione della contea di Miami-Dade, ha spiegato che erano in corso lavori sul tetto dell'edificio, costruito nel 1981, ma che non è possibile al momento dire se il cantiere abbia avuto un ruolo nella tragedia.
Nicolas Fernandez, 29 anni, residente a Miami, ha ammesso di non avere ancora notizie di amici che hanno pernottato in un appartamento di proprietà della sua famiglia.