AGI - La pandemia di Covid ha colpito in maniera durissima ma ci sono tutti i segnali della ripartenza, bisogna però evitare di ripetere gli errori del passato, lasciando che le disuguaglianze si radichino nel tessuto sociale. È il messaggio lanciato dal premier britannico, Boris Johnson, ai leader del G7 riuniti a Carbis Bay, in Cornovaglia, per la prima volta di nuovo faccia a faccia.
Seduti intorno al tavolo, i leader di Gb, Usa, Canada, Francia, Germania, Giappone e Italia oltre ai vertici Ue, hanno ben presente gli imperativi: serve una ripresa forte, 'verde' ed equilibrata, ma anche far sì che nei Paesi poveri arrivino i vaccini anti-Covid; nuovi fondi per l'istruzione, in particolare femminile, e impegno nella lotta al cambiamento climatico.
Critiche e contestazioni
Parole alle quali devono seguire fatti, come hanno sottolineato i critici, che hanno preso di mira l'annuncio di Downing Street di voler donare almeno 100 milioni di dosi di vaccino entro il prossimo anno (ma di questi, solo 5 milioni per settembre) e 430 miliardi di sterline per l'istruzione nei Paesi in via di sviluppo, dopo aver tagliato di recente i fondi per la medesima causa.
Dal mondo esterno centinaia di manifestanti, tenuti lontani da imponenti misure di sicurezza, hanno protestato contro l'inazione e l'inefficacia degli impegni presi, esortando i Grandi della Terra ad agire subito. "La terra è più 'calda' di un giovane Leonardo Di Caprio" hanno ironizzato gli attivisti, dando forma a proteste creative, con gonfiabili, travestimenti e striscioni colorati.
L'errore da non ripetere
"È veramente meraviglioso rivedersi di persona, non posso dirvi quanta differenza faccia", ha esordito il padrone di casa, convinto che ci sia "il potenziale per una ripresa molto forte e tutti i motivi per essere ottimisti".
Tuttavia, ha sottolineato, "è vitale non ripetere gli errori dell'ultima grande crisi, la recessione economica del 2008, quando la ripresa non è stata uniforme in tutte le parti della società. Ritengo che quello che è andato storto con questa pandemia, o quello che rischia di essere una ferita duratura, è che le inuguaglianze possano radicarsi".
"Dobbiamo assicurarci che mentre ci riprendiamo, miglioriamo le nostre società e ricostruiamo meglio", ha affermato BoJo, citando quel 'Building back better' scelto come titolo del vertice.
L'esortazione di Draghi
Un messaggio sul quale ha insistito anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, chiamato a coordinare la sessione dedicata all'economia. "In passato, in occasione delle altre crisi, nei nostri Paesi ci siamo dimenticati della coesione sociale", ha detto il capo del governo, secondo cui è un "dovere morale agire diversamente". Draghi ha sottolineato "l'importanza delle politiche attive del lavoro per aiutare i più deboli, soprattutto le donne e i giovani".
Di un rafforzato impegno per "costruire una economia globale più giusta e inclusiva" ha parlato il presidente americano Joe Biden, mentre il capo dell'Eliseo, Emmanuel Macron, ha lanciato un'esortazione alla concretezza, indicando in un tweet la "responsabilità di fissare degli obiettivi chiari e di prendere degli impegni concreti per affrontare le sfide del nostro tempo. Questo G7 deve essere quello dell'azione".
Tavolo Ue sul dopo Brexit
Prima dell'avvio ufficiale dei lavori, Draghi e Macron si sono visti con la cancelliera tedesca Angela Merkel e i vertici Ue, Charles Michel e Ursula von der Leyen: un tavolo di coordinamento necessario, alla luce della disputa con il Regno Unito sul rispetto degli accordi relativi all'Irlanda del Nord nel dopo-Brexit, e in vista dei bilaterali con Johnson.
Conclusa la prima giornata dei lavori, è il momento della regina: con una mossa inusuale, Elisabetta, accompagnata dal principe Carlo e Camilla e dal nipote William insieme alla moglie Kate, è arrivata in Cornovaglia per partecipare al ricevimento organizzato all'Eden Project, 'casa' di due enormi biosfere con oltre 100 mila specie di piante.
La monarca 94enne, che domenica accoglierà al castello di Windsor il presidente americano Joe Biden e la moglie, è giunta in treno, diversamente da Johnson che ha usato l'aereo attirando strali per la scelta poco ecologica.
Sulla lotta al cambiamento climatico è da tempo impegnato il principe Carlo che insieme al figlio William ospiterà un ricevimento per i leader e gli amministratori delegati di alcune delle più grandi aziende del mondo, dove si discuterà di come il settore privato può lavorare con i governi per affrontarlo.