AGI – Scuola e studenti ancora nel mirino di bande armate in Nigeria: in un istituto privato musulmano dello Stato del Niger (Centro) 136 alunni sono stati rapiti da non meglio identificati banditi. Lo ha confermato il governatore dello Stato in cui si è verificato l’ultimo rapimento di massa, risalente a domenica scorsa, ma di cui finora alcuna notizia certa era stata diffusa. La conferma è arrivata dall’account Twitter delle autorità, secondo le quali 136 studenti sono stati portati via con la forza dalla scuola musulmana Salihu Tanko, a Tegina.
“Il governo fa del suo meglio per garantire il ritorno in sicurezza dei ragazzi. Le forze di sicurezza agiscono con prudenza per evitare danni collaterali”, hanno assicurato i vertici dello Stato del Niger.
Rivolgendosi al governo centrale di Abuja, le autorità della regione coinvolte nell’ennesimo rapimento chiedono di essere “meglio equipaggiate” per poter affrontare i banditi che compiono crescenti attacchi e rapimenti nelle scuole.
In base alla ricostruzione dei fatti diffusa da vari media, uomini armati in sella a motociclette hanno fatto irruzione domenica 30 maggio nella località di Tegina, aprendo il fuoco all’impazzata. Nell’attacco un abitante è stato ucciso ed un altro è rimasto ferito. Il bersaglio era la scuola, nella quale si trovavano 200 bambini, alcuni dei quali sono riusciti a fuggire mentre altri, di età compresa tra 4 e 12 anni, sono stati rilasciati dai rapitori poche ore dopo in quanto “troppo piccoli per poter camminare".
Oltre a 136 alunni, mancano all’appello almeno tre insegnanti. Secondo quanto riferito dalla Bbc, il preside della Salihu Tanko School ha avuto un contatto telefonico con i rapitori che chiedono il pagamento di un riscatto per il rilascio dei bambini, con la rassicurazione che “stanno tutti in buona salute”. Intanto, poco dopo l’assalto alla scuola, almeno due genitori dei ragazzi rapiti sotto shock per quanto accaduto sono svenuti e sono morti sul colpo.
L’attacco si Tegina è l’ultimo di una lunga serie ai danni di studenti di diverse età, che nei mesi scorsi si sono moltiplicati nelle regioni centrale e nord-occidentale della Nigeria, dove da un decennio bande armate terrorizzano le popolazioni con saccheggi nei villaggi, furti di bestiame e rapimenti di massa.
Dallo scorso dicembre, almeno 730 bambini ed adolescenti sono stati rapiti in più scuole. L’insicurezza diffusa è una delle sfide annose per la Nigeria, Paese più popoloso del continente africano, teatro di una ribellione jihadista nel Nord-Est che dal 2009 ha causato più di 40 mila morti.