AGI - "Senza dati non si possono trarre conclusioni". Così la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, insiste sulla necessità di un'indagine indipendente sulle origini del Covid-19, con la collaborazione della Cina. "Non possiamo in alcun modo trarre conclusioni. Non abbiamo sufficienti informazioni. Occorre guardare a una vasta gamma di opzioni. Abbiamo bisogno di dati, abbiamo bisogno di un'indagine indipendente. È quello che chiediamo", dichiara Psaki, incalzata a più ripresa sulla notizia del Wall Street Journal relativa ai tre ricercatori del laboratorio di Wuhan, in Cina, che sarebbero stati ricoverati nel novembre del 2019, alimentando l'ipotesi sempre più condivisa tra gli scienziati di un'origine in laboratorio del coronavirus.
Lo stesso immunologo in capo di Joe Biden, Anthony Fauci, la scorsa settimana aveva risposto all'AGI di non essere certo dell'origine naturale del virus. “Penso che sia giusto indagare - aveva detto - Non escludo che sia stato creato in laboratorio. Non escludo nulla. E’ importante che si faccia un’indagine indipendente, oggettiva, non di parte, condotta da una commissione senza pregiudizi, in un senso o nell’altro”).
Psaki e Fauci oggi hanno ribadito il concetto. "Abbiamo ripetutamente chiesto (all'Organizzazione mondiale della sanità) di sostenere un'indagine guidata da esperti sulle orgine della pandemia, senza interferenze o politicizzazioni", rimarca la press secretary mentre Fauci, in un'intervista a Fox, dice: "Non sono sicuro che si sia sviluppato naturalmente".
Nel report dell'Oms diffuso lo scorso marzo e stilato insieme a scienziati cinesi, si privilegia l'orgine animale del Covid ma non si escludono altre ipotesi. Scott Gottlieb, ex commissario della Food and Drug Administration (Fda), parlando alla Cnbc, definisce "crescenti" le prove a favore di un'origine in laboratorio del virus ma considera improbabile per gli Usa arrivare ad una conclusione certa.