AGI - Due scalatori, uno statunitense e uno svizzero, sono morti sul monte Everest. Lo riferisce Seven Summit Treks, una società nepalese che organizza spedizioni. Sono le prime vittime da quando è stata riaperta agli scalatori la vetta più alta del mondo, dove ogni anno muoiono in media cinque persone.
Il cittadino elvetico Abdul Waraich, 40 anni, è stato stroncato dalla spossatezza dopo aver raggiunto la vetta. Quando gli sherpa lo hanno raggiunto con cibo e ossigeno non c'era più nulla da fare.
Lo statunitense Puwei Liu, 55 anni, aveva raggiunto il passo di Hillary ma, esausto e accecato, era stato riportato dagli sherpa al campo 4, dove è spirato all'improvviso.
Nel 2019 sono morte sull'Everest 11 persone, un numero più alto del solito dovuto in parte al sovraffollamento. Nel 2021 il Nepal ha emesso un numero record di permessi per scalare la montagna, pari a 408, un numero che supera il massimo storico di 381 segnato nel 2019.