AGI - Alla mezzanotte tra sabato 8 e domenica 9 maggio gli spagnoli festeggeranno la fine dello stato d'allarme dichiarato dal governo il 14 marzo 2020 per contenere l'epidemia di Covid-19.
Resteranno in vigore l'obbligo di mascherina e la limitazione di capienza e orari nei locali pubblici, dai musei ai bar, dalle chiese ai teatri. Non ci saranno più, invece, i lockdown perimetrali e sarà di nuovo possibile viaggiare tra le regioni, a eccezione delle aree ad alta incidenza che potranno ancora essere chiuse. Sarà revocato anche il coprifuoco, che resterà in vigore solo nelle isole Baleari e nella regione di Valencia, dove le amministrazioni locali avevano fatto ricorso ai rispettivi tribunali superiori per mantenerlo.
Non hanno avuto successo analoghe iniziative dei Paesi Baschi e della Navarra, dove le corti hanno respinto la richiesta. Anche le Canarie hanno chiesto al tribunale superiore di mantenere il coprifuoco dalle 23 alle 6 ma sono ancora in atteso del verdetto. La Catalogna, da parte sua, ha avuto il via libera dei giudici per limitare gli assembramenti a un massimo di sei persone.
Su allentamenti o irrigidimenti delle limitazioni, saranno competenti le magistrature regionali. Nella regione di Madrid dal 9 maggio saranno permessi gli incontri in case private tra persone non conviventi, mentre cinema, teatri e sale concerti potranno restare aperti fino a mezzanotte purché ci sia un posto libero tra spettatore e spettatore e ognuno si sieda in un posto preassegnato. In Navarra resterà invece vietata l'attività al chiuso in bar, ristoranti, sale bingo e sale gioco. Le autorità delle Asturie, un'altra delle regioni con le misure più severe, sono invece in procinto di annunciare una mappa di restrizioni localizzate.