AGI - La Cina "condanna con forza" la dichiarazione di chiusura del G7, che accusa Pechino di violazione dei diritti umani dallo Xinjiang al Tibet e a Hong Kong.
Il G7 ha fatto "accuse infondate contro la Cina ed è apertamente intervenuto negli affari interni della Cina" ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, ha asserito che "la Cina condanna con forza" la "distruzione selvaggia delle norme sulle relazioni internazionali".
Il G7, ha poi spiegato Wang, dovrebbe intraprendere "azioni concrete" per sostenere la ripresa economica globale, invece di arrestarla. I ministri degli Esteri dei Paesi del G7 hanno chiesto alla Cina il rispetto dei diritti umani manifestando "grave preoccupazione" per gli abusi nello Xinjiang e in Tibet, e in particolare ai danni dell'etnia uigura, e si sono detti "gravemente preoccupati" per l'erosione degli elementi democratici del sistema elettorale di Hong Kong dopo la riforma varata da Pechino a marzo scorso.
I sette grandi hanno poi preso una posizione comune contro le pratiche e le politiche "arbitrarie e coercitive" messe in atto da Pechino e hanno chiesto una "soluzione pacifica" delle questioni dello Stretto di Taiwan, incoraggiando una "significativa partecipazione" di Taiwan nell'Organizzazione Mondiale della Sanità, osteggiata da Pechino che considera l'isola una propria regione, destinata alla riunificazione con la Repubblica Popolare Cinese.
Appello equità vaccini
La Cina chiede ai Paesi del G7 di abbandonare l'egoismo nel contrasto alla pandemia di Covid-19 e di concentrarsi sulla "equa distribuzione" dei vaccini contro la malattia, all'indomani del vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7 a Londra.
Il G7, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, che include i Paesi che hanno subito gli effetti più gravi della pandemia e con la tecnologia medica più avanzata, "dovrebbe concentrarsi sulla cooperazione anti-pandemica internazionale e promuovere un'equa distribuzione dei vaccini, invece di accumulare i vaccini e fare solo una dichiarazione indolore sull'aiuto agli altri", citata nel comunicato finale dell'incontro tra i capi della diplomazia delle sette economie industrializzate. La Cina, ha concluso il portavoce, esorta i Paesi del gruppo ad "affrontare i propri problemi e correggere il comportamento egoistico nella lotta contro la pandemia".