AGI - Kirghizistan e Tagikistan hanno concordato la cessazione totale delle ostilità e il ritiro delle truppe dal confine comune, dove gli scontri armati scoppiati giovedì avrebbero causato, secondo gli ultimi dati, fino a 43 morti e oltre 250 feriti.
L'accordo è stato annunciato dai capi della Sicurezza nazionale di entrambi i Paesi, il kirghiso Kamchybek Tashiyev e il tagico Saimumim Yati'mov: i due hanno firmato un protocollo per la cessazione delle ostilità nel territorio di confine dopo un incontro nella regione di Batken.
"La tragedia che si è verificata nelle regioni di confine non deve mai ripetersi", ha detto Yatimov, sottolineando che sono stati raggiunti accordi per "garantire la pace e la stabilià' sul suolo kirghiso e tagico". Tashiev ha confermato che la firma del protocollo garantisce il ritorno di tutte le unità militari alle loro abituali caserme. "Confidiamo che le decisioni incluse nel protocollo vengano attuate".
Parallelamente, i vice ministri dell'Interno del Kirghizistan, Suyun Umurza'kov e Tagikistan, Ibrahimzoda' Nozim, hanno deciso di creare pattuglie di polizia congiunte per stabilizzare la situazione e ripristinare l'ordine pubblico nei villaggi di confine.