AGI - L'Inghilterra festeggia un ritorno, parziale ma significativo, alla normalità con la ripartenza della maggior parte delle attività non essenziali. Gli incoraggianti dati su contagi e decessi, abbassati da una delle campagne vaccinali più rapide del mondo, hanno consentito alla 'Fase 2' del piano di riaperture inglese (Scozia, Galles, Irlanda del Nord hanno specifiche tabelle di marcia) di riprendere nella data prevista.
Dopo oltre tre mesi di chiusura (quattro per i londinesi, sottoposti a lockdown già da dicembre), hanno riaperto negozi, palestre, piscine, parrucchieri, estetisti, biblioteche, zoo, parchi tematici e altri luoghi pubblici.
Ed è di nuovo possibile anche mangiare al ristorante o bere una birra al pub, purché si resti all'aperto e si continui a rispettare l'adeguato distanziamento e la "rule of six", ovvero niente assembramenti superiori alle sei persone e ai due nuclei familiari.
Continua a essere vietato incontrarsi con altre famiglie nei luoghi chiusi, mentre vengono alleggeriti i limiti per i funerali, ai quali potranno partecipare fino a 30 persone, e i matrimoni, ai quali è consentita la partecipazione di un massimo di 15 persone. Un po' di malumore per le università, che non sanno ancora quando sarà ripresa completamente la didattica di persona.
"Oggi è un grande passo in avanti nella nostra road map verso la libertà con la riapertura dei negozi, dei parrucchieri, dei centri estetici, delle attività all'aperto, dei pub e dei ristoranti", ha sottolineato il premier Boris Johnson. "Sono sicuro - ha aggiunto Johnson - che sarà un grande sollievo per i titolari di queste attività che sono rimaste chiuse per così tanto tempo. Per tutti gli altri, questa tappa consente di tornare a fare le cose che si amano e che erano mancate".
L'inquilino di Downing Street ha esortato tuttavia la popolazione a "continuare a mantenere comportamenti responsabili rispettando il distanziamento fisico, lavandosi le mani e cambiando l'aria, azioni che si aggiungono alla campagna vaccinale che stiamo portando avanti".
Nei prossimi giorni partiranno i test pilota in vista della tappa successiva delle riaperture, la cosiddetta 'Fase 3', che non partirà prima del 17 maggio e prevede la riapertura di quasi tutti i luoghi pubblici al chiuso (cinema, teatri, musei, etc) e del ritorno del pubblico agli eventi sportivi, seppure con limiti alla capienza. La tempestività della tabella di marcia ha chiarito il governo, "dipenderà dai dati e non dalle date". L'intervallo minimo tra i diversi stadi della riapertura è infatti pari a cinque settimane, quattro per raccogliere e valutare i dati e un'altra per consentire a cittadini e imprese di prepararsi.