"Mi rivolgo a voi, agricoltori, che in tutta la Francia avete combattuto instancabilmente, notte dopo notte, per proteggere i frutti del vostro lavoro". Con un messaggio su Twitter il presidente francese, Emmanuel Macron, ha voluto schierarsi al fianco dei viticoltori francesi colpiti dalle gelate che stanno rovinando viti, colture e altri prodotti della terra. "Voglio darvi il nostro pieno sostegno in questa lotta. Tenetevi forte! Siamo al vostro fianco ora e vi rimarremo".
Le temperature gelide registrate durante le scorse notti stanno infatti decimando quei raccolti che da sempre rappresentano un bene prezioso e redditizio per la Francia. Il termometro è sceso fino a sei gradi sotto zero creando uno sbalzo fortissimo rispetto agli scampoli d'estate che avevano colpito la Francia la scorsa settimana.
Un excursus termico che sta provocando danni diffusi in molte regioni, dalla zona di Bordeaux alla Borgogna, dalla Valle del Rodano alla regione dello Champagne, con i viticoltori impegnati a fare una triste conta dei danni. A Bordeaux, è danneggiato anche la crescita di alberi da frutto come albicocche, pesche e nettarine e colture da campo come colza e barbabietola da zucchero; l'impatto è stato particolarmente grave perché il gelo ha seguito diversi giorni di caldo che aveva accelerato la crescita delle piante.
Per contrastare gli effetti del freddo, gli stessi agricoltori hanno acceso migliaia di piccoli fuochi e candele vicino a viti e alberi da frutto, fiammelle che, oltre a diffondere calore tra i campi, sono rapidamente diventate il simbolo di un'intera categoria decisa a non arrendersi.
Il governo di Parigi, intanto, sta preparando un pacchetto di aiuti per far fronte a quella che rischia di diventare una vera catastrofe agricola. In alcune regioni le previsioni dicono che si potrebbe registrare il raccolto più scarso degli ultimi 40 anni con perdite che vanno dal 50% in Borgogna all'80% nella Valle del Rodano. Il premier, Jean Castex, ha promesso aiuti "eccezionali" e ha annunciato l'eliminazione del massimale dal regime di compensazione per le catastrofi agricole.
Il premier ha anche puntato l'indice contro il cambiamento climatico: di fronte a fenomeni estremi che "tendono a ripetersi, possiamo vedere che tutto questo è legato al cambiamento climatico in atto". A suo giudizio, è necessario "continuare e amplificare le azioni strutturali" per adattare l'agricoltura e l'intera economia a questo cambiamento, in particolare attraverso la prossima Politica agricola comune europea e il ddl sul clima all'esame dell'Assemblea nazionale. "La Francia ha bisogno, ed è anche questione di sovranità, di un'agricoltura forte".