AGI - La magistratura turca ha emesso dei mandati di arresto nei confronti di dieci ammiragli in pensione per una lettera aperta, sottoscritta da un centinaio di ufficiali, in cui viene criticato il progetto 'Canale Istanbul', voluto dal presidente Recep Tayyip Erdogan.
Secondo la procura di Ankara, i dieci ammiragli sono già sottoposti a fermo. Altri quattro ufficiali in pensione non sono stati arrestati per l'età avanzata, ma hanno ricevuto l'ordine di presentarsi alla polizia della capitale nei prossimi tre giorni.
Un progetto faraonico
Con il 'Canale Istanbul' si intende dribblare il Bosforo realizzando un collegamento marittimo tra Mar Nero e Mar di Marmara, simile al canale di Panama o a quello di Suez. Il progetto, definito da piu' parti "faraonico", ha ottenuto il via libera delle autorità competenti nonostante numerose proteste dell'opposizione e degli ambientalisti.
Nella lettera aperta, gli ammiragli affermano che è "preoccupante" mettere in discussione il trattato di Montreux, perché è un accordo che "protegge al meglio gli interessi turchi". Gli ammiragli per i quali è stato emesso il mandato di arresto sono accusati di "usare la violenza per liberarsi dell'ordine costituzionale", riferisce l'emittente Ntv.
Le accuse di golpe
La procura ha avviato l'inchiesta domenica per una presunta "intesa per attentare alla sicurezza dello Stato e all'ordine costituzionale". La lettera è stata duramente criticata dalle autorità turche, che la considerano come un appello a effettuare un golpe. "Dire la propria idea è un conto, preparare una dichiarazione in cui si evoca un golpe è invece un'altra cosa", ha affermato Mustafa Sentop, presidente del Parlamento.
La minaccia del golpe militare è sempre molto sentita in Turchia, dato che ne sono stati fatti tre fra il 1960 e il 1980. Nel 2016 vi è stato anche un tentativo di golpe fallito.
La Convezione di Montreux prevede il libero passaggio delle imbarcazioni civili attraverso il Bosforo e lo stretto dei Dardanelli, sia in tempi di pace che di guerra. Il trattato regolamenta, inoltre, l'utilizzo dello stretto da parte delle navi militari che non sono di Stati sul Mar Nero.