AGI - Il presidente Usa, Joe Biden, è pronto a varare il più grande aumento delle tasse federali dal 1942, lo scrive il New York Times. Potrebbe aiutare a pagare per una serie di programmi di spesa che gli economisti liberali prevedono che rafforzerebbero le prestazioni dell'economia e riparerebbero un codice fiscale che secondo i democratici incoraggia i ricchi ad accumulare beni e le grandi aziende a spedire posti di lavoro e profitti all'estero.
La questione è se i Democratici del Congresso e la Casa Bianca possono trovare l'accordo su quanto rapidamente le tasse dovrebbero aumentare e chi, esattamente, dovrebbe pagare il conto. Se è ampiamente condiviso l'obiettivo di invertire molti dei tagli fiscali di Trump dal 2017, e di far pagare di più i ricchi e le grandi imprese, non c'è accordo fra gli stessi dem sui dettagli - e poiché è improbabile che i repubblicani sostengano i loro sforzi, non hanno margine di errore in un Senato strettamente diviso.
Per Biden, trovare un consenso è urgente: sarà a Pittsburgh mercoledì per annunciare la prossima fase della sua agenda economica - un insieme di programmi che investirebbe in infrastrutture, istruzione, riduzione delle emissioni di carbonio e sostegno alle madri lavoratrici e costerebbe da 3.000 a 4.000 miliardi di dollari. L'aumento delle tasse, da realizzare anche tramite l'abolizione della riduzione delle imposte per le aziende voluta da Donald Trump, dovrebbe tradursi in entrate fiscali per 2.500 miliardi di dollari.