AGI - Smit Salvage, l'azienda che sta cercando di liberare il Canale di Suez dalla portacontainer Ever Given, incagliata martesì scorso, è la stessa che si è occupata del recupero della Costa Concordia, naufragata al largo dell'isola del Giglio nel 2012.
Peter Berdowski, amministratore delegato di Royal Boskalis, società che ha acquisito Smit Salvage nel 2010, ha dichiarato a una televisione pubblica olandese che l'operazione per liberare lo stretto artificiale egiziano potrebbe richiedere "giorni o addirittura settimane".
Intervistato in un talk show, Berdowski ha paragonato la Ever Given, lunga 400 metri e con una capacità di 220 mila tonnellate, a "una balena molto pesante arenata sulla spiaggia".
La squadra di Smit Salvage "sta valutando una serie di ipotesi per decidere come meglio liberare la nave battente bandiera panamense", ha spiegato ancora Berdowski sottolineando come sia importante, ad esempio, "guardare quanta acqua e quanto petrolio l'imbarcazione possiede. Sono calcoli complessi".
La compagnia giapponese Shoei Kisen Kaisha, proprietaria della nave, ha detto oggi di star lavorando con le autorità del canale per risolvere la questione, ma che l'operazione è "estremamente difficile". Intanto, il blocco che si è creato nel Canale crea costi, secondo una stima di Bloomberg, pari a 9,6 miliardi di dollari al giorno.
Ed ora, mentre le compagnie cominciano a fare il conto dei danni, circolano le prime voci sulle richieste di risarcimento di tipo assicurativo.
Gli sforzi per rimettere a galla l'Ever Given, un gigante da 220.000 tonnellate e 400 metri di lunghezza, sono ripresi questa mattina presto, ha sottolineato il fornitore di servizi del Canale di Suez Leth Agencies, dopo una breve pausa notturna.
Nelle ultime ore le draghe hanno ripulito la sabbia e il fango intorno alla gigantesca imbarcazione, mentre diversi rimorchiatori stanno tentando di spostare ulteriormente la nave, già adagiata lungo una sponda del Canale. Gli scavatori portati sulla riva, infine, si stanno adoperando per liberare la sezione di prua.
Anche il maltempo, dalla tempesta di sabbia che si è abbattuta nella regione e che ha causato l'incidente alla bassa marea delle ultime ore, non ha favorito una rapida soluzione al problema. Non aiuta la bassa marea di queste ore.
Gac, società di servizi marittimi con sede a Dubai, ha riferito che la nave è stata parzialmente rimessa a galla e ora si trovava lungo la riva del canale. "Si prevede che i convogli e il traffico riprenderanno non appena la nave verrà rimorchiata in un'altra posizione".
Almeno 150 navi cariche di petrolio, parti di automobili e beni di consumo si sono accumulate su entrambe le sponde del canale commerciale, attraverso il quale passano normalmente circa 50 navi al giorno, e che rappresenta la via preferita per un terzo del traffico mondiale di portacontainer di grandi dimensioni.