AGI - Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, continua a tracciare il solco della politica verso Mosca nel segno della discontinuità col predecessore Donald Trump: in un'intervista alla Abc ha detto di essere d'accordo con l'affermazione che Vladimir Putin è un "assassino" e ha avvertito che il leader del Cremlino "pagherà le conseguenze" per aver presumibilmente cercato di danneggiare la sua candidatura nelle elezioni dell'anno scorso. Mosca ha richiamato l'ambasciatore negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, per analizzare le prospettive delle relazioni con Washington.
"La nuova amministrazione americana è al potere da quasi due mesi, manca poco alla soglia simbolica dei 100 giorni, e questo è un buon motivo per provare a valutare cosa funziona e cosa no nella squadra di Joe Biden", ha spiegato il ministero degli Esteri, definendo i rapporti con gli Usa "a un vicolo cieco". "Per noi", ha tuttavia Mosca, "la cosa principale è determinare quali sono i modi per correggere i legami russo-americani che sono in uno stato difficile e che Washington ha portato a un punto morto negli ultimi anni. Siamo interessati a non far arrivare le nostre relazioni a un degrado irreversibile, se gli americani sono consapevoli di quali rischi questo comporti".
Le parole di Biden arrivano all'indomani della pubblicazione di un rapporto dell'intelligence Usa secondo cui, la Russia ha tentato di interferire nelle presidenziali 2020, promuovendo Trump e screditando il futuro presidente e lo stesso processo elettorale. Le accuse sono state subito respinte dal Cremlino, che le ha definite "completamente infondate". Secondo indiscrezioni della stampa americana sono il prologo a nuove sanzioni contro Mosca che potrebbero arrivare già la prossima settima.
Alla domanda del giornalista George Stephanopoulos, che gli ha chiesto se pensa che il leader del Cremlino "sia un assassino", Biden risponde lapidario: "Lo credo". Le sue parole sono in netto contrasto con il rifiuto di Trump, durante tutto il suo mandato, di criticare il collega russo, di cui anzi ha spesso tessuto le lodi, con un atteggiamento senza precedenti nella politica americana. La stessa domanda era stata posta a Trump nel 2017 da Fox News.
"Ci sono un sacco di assassini, pensa che il nostro Paese sia così innocente?", fu allora la risposta del miliardario. Biden ha ricordato di aver sentito Putin a gennaio, dopo l'insediamento alla Casa Bianca. "Abbiamo parlato a lungo, lo conosco relativamente bene", ha ricordato. "Gli ho detto 'Ti conosco e tu conosci me. Se stabilisco che (l'interferenza) c'è stata, preparati'", ha affermato il presidente nell'intervista, dove si è pero' anche detto convinto che sia possibile "lavorare insieme" a Mosca, laddove ci sono "interessi comuni".
Un esempio è l'estensione dell'accordo per il controllo delle armi nucleari New Start, tra i primi passi intrapresi dalla nuova amministrazione Usa. A Mosca le parole di Biden hanno creato un coro di critiche da parte dei fedelissimi di Putin, come il presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin, e l'apprezzamento degli attivisti legati all'oppositore Aleksei Navalny, vittima di un tentato avvelenamento per cui ha accusato direttamente il capo del Cremlino.
"Gli attacchi a Putin sono attacchi alla Russia", ha tuonato Volodin definendo quella di Biden "isteria generata dall'impotenza". "Biden definisce senza ombra di dubbio Putin un assassino, perchè lo è davvero", ha twittato Fbk, mentre commentatori filo-Cremlino come Vladimir Solovyov, si sono chiesti se "quella di oggi non sia la dichiarazione ufficiale della 'Guerra Fredda 2.0".