AGI - Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha ribadito in un'intervista al quotidiano ellenico 'Ta Nea' che la Gran Bretagna non intende restituire alla Grecia i fregi del Partenone asportati da Lord Elgin nel 1801. Due anni fa il primo ministro greco, Kyriakos Mitsokatis, aveva offerto a Londra il prestito di alcuni importanti reperti dell'Antica Grecia qualora la Gran Bretagna avesse accettato di riconsegnare i fregi perché fossero esposti ad Atene.
Pur manifestando "comprensione" per la posizione dei greci, Johnson ha ribadito la posizione di Londra, secondo la quale i fregi "erano stati acquisiti legalmente da Lord Elgin sulla base delle leggi dell'epoca e sono legalmente di proprietà del British Museum dal tempo della loro acquisizione".
Il ministro della Cultura ellenico, Lina Mendoni, ha assicurato di poter provare l'illegalità delle azioni di Elgin, che ha definito un "ladro seriale". Al British Museum è esposta oltre la metà dei 160 metri di fregi che Fidia scolpì nel V secolo A.C. per conto di Pericle. Elgin, ambasciatore britannico a Costantinopoli dal 1799 al 1803, sostenne di aver potuto portare via i fregi sulla base di un'autorizzazione scritta delle autorità ottomane delle quale non vi è però alcuna traccia negli archivi. I preziosissimi reperti subirono numerosi danni durante il trasporto, l'esposizione e i rozzi lavori di pulizia, che mutilarono i fregi di diversi dettagli. Fu l'inizio di una controversia lunga oltre due secoli che vide tra i protagonisti anche Lord Byron, che espresse forte riprovazione per quello che considerò un atto di vandalismo.
Mitsokatis, una volta eletto, promise di fare il possibile per ottenere la restituzione dei fregi nel 2021, in occasione dei duecento anni dall'inizio della guerra d'indipendenza greca contro gli ottomani. Su richiesta di Mitsokatis, il presidente francese, Emmanuel Macron, accettò immediatamente di restituire la porzione dei fregi conservata al Louvre in cambio del prestito di alcuni bronzi, una mossa che ha aumentato la pressione internazionale su Londra perché accolga la richiesta di Atene.