AGI - L'Europa è in declino e non è in grado di controllare l'immigrazione, destinata ad aumentare, né di far fronte all'islamismo, che si rafforza sempre di più. Questo il quadro tracciato dallo scrittore algerino Boualem Sansal, critico nei confronti del vecchio Continente che ha deluso i popoli africani.
“Vista dall'esterno - afferma Sansal in un'intervista a la Stampa - l'Europa sembra in rapido declino. Non è più la potenza che era fino agli anni '60”. Ora “il baricentro del potere si è spostato, sono emersi nuovi attori che esercitano una forte pressione, oggi economica, domani politica” come “i paesi BRICS, la Turchia, l'Iran, il mondo arabo che alla fine uscirà dalla crisi attuale e rianimerà il progetto panarabo di Nasser”.
“Ma la minaccia più grave – sostiene lo scrittore – è l'islamismo che, radicalizzato o moderato, si rafforza di giorno in giorno da trent'anni. L'Europa è assolutamente incapace di batterlo”, anche perché “l'islamismo è un'ideologia pandemica contro cui non c'è vaccino. L'immigrazione non è il cuore del problema, è un fattore aggravante tra gli altri, il comunitarismo, la delinquenza nelle periferie, il permissivismo della società europea, i giochi torbidi della sinistra”.
Sansal prevede che “l'immigrazione aumenterà e nessuno sarà in grado di controllarla. L'incapacità dell'Europa di proteggersi è la prova del suo fallimento. Per prevalere dovrebbe aiutare i popoli africani e magrebini a sbarazzarsi dei loro dittatori, come ha fatto durante la guerra fredda sostenendo contro la dittatura comunista i popoli dell'Europa centrale, che oggi sono liberi e non sognano più di emigrare in Occidente.
Invece, servendosi dei despoti arabi e africani per il controllo delle proprie frontiere esterne, l'Europa ha deluso i popoli del sud che poi, quando alla fine riescono ad arrivare, gliela fanno pagare”.