AGI - Il premier greco Kyriakos Mitsotakis si è difeso ieri in Parlamento di aver coperto un caso di stupro seriale di minori in cui è coinvolto l'ex direttore del Teatro Nazionale, Dimitris Lignadis, nominato dal suo governo. Il primo ministro ellenico ha accusato opposizione e media di sinistra, molti dei quali hanno chiesto le "dimissioni" del ministro della Cultura Lina Mendoni, di aver trascinato nel "fango" il dibattito pubblico e di aver diffuso il "veleno della demagogia". "Perchè il governo non ha licenziato Lina Mendoni?", ha detto Alexis Tsipras, leader del partito di sinistra Syriza, sottolineando che il governo "non ha fatto autocritica e non si è assunto la responsabilità politica" di questo scandalo. Il dibattito parlamentare si è svolto mentre l'ex direttore del Teatro Nazionale doveva essere ascoltato dal procuratore e rispondere alle accuse di stupro di minori, compresi i bambini rifugiati.
In custodia dallo scorso fine settimana, Lignadis ha nuovamente negato in tribunale di aver commesso abusi sessuali e ha affermato di non essere ad Atene in quel momento. Ma dopo aver ascoltato diversi testimoni, per tutta la notte, il pubblico ministero e il giudice hanno deciso di mettere il famoso regista in custodia cautelare. Dimitris Lignadis, 56 anni, si è dimesso il 6 febbraio, citando un "clima tossico di voci, allusioni e fughe di notizie".
I partiti di opposizione accusano il governo di aver impiegato molto tempo per avviare le indagini, il che avrebbe potuto portare alla distruzione delle prove. Il leader del principale partito di opposizione, Alexis Tsipras, parlando al parlamento ieri ha detto che si è trattato di un "grande scandalo con un tentativo di insabbiamento" e ha accusato il primo ministro di "ipocrisia" e altri ministri di "mentire" al pubblico. Da metà gennaio, le denunce di violenza sessuale nel campo dello sport e della cultura sono aumentate in Grecia come parte di un #MeToo in ritardo, iniziato dall'atleta Sofia Bekatorou, due volte medaglia olimpica nella vela. Ha detto di essere stata vittima all'età di 21 anni di "molestie e violenza sessuale" da parte di un membro della federazione velica nella sua camera d'albergo. Ma l'affare Lignadis è quello che finora ha suscitato più scalpore.
Oltre alla sezione riguardante il sospetto di stupro di minori tra il 2010 e il 2015, la procura di Atene sta anche indagando sulla violenza sessuale contro minori migranti non accompagnati, che stavano prendendo lezioni di teatro con Dimitris Lignadis tra il 2017 e il 2018. Per contrastare le aggressioni sessuali, ieri il premier greco ha annunciato una serie di misure che saranno presto messe in atto: aumento delle pene per gli abusi sessuali, istituzione di piattaforme online dove sarà possibile avere informazioni. 'Aiutare e denunciare abusi (metoogreece.gr, metoo.gov.gr), codici etici in tutte le aziende e corsi di educazione sessuale in tutte le scuole dal prossimo anno scolastico.