AGI - Gli Stati Uniti avrebbero potuto evitare il 40% dei morti per Covid, se i tassi di mortalità del Paese corrispondessero a quelli di altre nazioni simili del G7. E' il responso di una commissione della rivista medica The Lancet istituita con il compito di valutare la politica sanitaria messa in atto da Donald Trump. Gli esperti hanno condannato la risposta della precedente amministrazione Usa all'epidemia di Covid, sottolineando però la fragilità e il degrado in cui versava il sistema sanitario americano. La spesa pubblica per la salute tra il 2002 e il 2009 è scesa dal 3,21% al 2,45%, circa la metà di quella in Canada e nel Regno Unito.
Per determinare quante vite si sarebbero potute salvare, la commissione ha paragonato il tasso di mortalità negli Usa con la media di quello di altri Paesi simili del G7, come Canada Francia, Germania, Italia, Giappone e Gran Bretagna. Come ha sottolineato Mary T Bassett, membro della commissione e direttrice del Fxb Center for Health and Human Rights di Harvard, "gli Stati Uniti se la sono cavata molto male con questa pandemia, ma il pasticcio non può essere attribuito solo a Trump: ha anche a che fare con questi fallimenti sociali...Non sarà risolto da un vaccino".
Nelle ultime 24 ore 3.266 morti e 94.710 nuovi casi
Gli Stati Uniti hanno raggiunto 27.279.523 casi confermati di Covid e 471.184 decessi dall'inizio dell'epidemia, secondo il conteggio indipendente della Johns Hopkins University. Nelle ultime 24 ore si registrano 3.266 morti e 94.710 nuove infezioni. Lo Stato di New York rimane il più colpito con 45.312 decessi, seguito da California (45.167), Texas (40.148), Florida (28.208), Pennsylvania (22.726), New Jersey (22.250) e Illinois (21.869). Altri stati con un numero elevato di vittime sono Michigan (15.939), Georgia (15.421), Massachusetts (15.207) e Arizona (14.462). In termini di infezioni, la California ne conta 3.445.816, seguita dal Texas con 2.530.400, Florida con 1.798.280, New York con 1.504.059 e Illinois con 1.152.995.