AGI - La Germania potrebbe imporre a breve limitazioni di viaggio e maggiori controlli alle frontiere allo scopo di contrastare l'eventuale diffusione di nuove varianti del coronavirus. Come confermato dalla portavoce dell'esecutivo, Ulrike Demmer, il tema è stato discusso dal governo tedesco: in particolare, il ministro dell'Interno, Horst Seehofer, ha presentato una serie di proposte in merito.
Ancora non vi sarebbero piani concreti, si afferma a Berlino: anche perché, ha spiegato Demmer, l'esecutivo guidato da Angela Merkel "intende aspettare le decisioni che saranno prese a Bruxelles sulle misure di contenimento del virus". Il che, ha aggiunto ancora la portavoce, "non ovviamente esclude anche procedure nazionali".
Era stato lo stesso Seehofer a dire alla Bild che per contrastare i rischi derivanti dalle mutazioni del virus, la Germania è pronta "a valutare misure drastiche", tra le quali ha citato esplicitamente "controlli più severi alle frontiere" nonché "la riduzione del traffico aereo a quasi zero".
La necessità di restrizioni ai viaggi verso la Germania è sostenuta anche da Clemens Fuest, il presidente dell'Ifo, l'autorevole centro di ricerca economica di Monaco: "Dobbiamo ridurre il traffico di viaggio al minimo necessario", ha detto l'economista in un'intervista all'emittente radiofonica Swr. È d'accordo la governatrice del Meclemburgo, Manuela Schwesig, secondo la quale "si tratta di proteggerci dalle mutazioni che vengono portate nel Paese proprio attraverso i viaggi".
Attualmente chi entra in Germania all'arrivo deve sottoporsi a tampone e quarantena, che però può essere ridotta con un secondo test negativo. Sono previste regole più severe, comprensive di un tampone effettuato al più tardi 48 ore prima dell'arrivo, per chi entra nel Paese da zone con tassi di contagi particolarmente alti. Finora non sono previsti particolari controlli alle frontiere.