AGI - Spazio ai ristoranti. È il significato letterale di Places aux Restos. Manca solo l’accento esclamativo per suonare come esortazione. Però lo è. Perché si tratta di un’iniziativa nata in pieno lockdown della ristorazione agli inizi di dicembre, prorogato di fatto fino a metà febbraio dopo esser iniziato in ottobre. In cosa consiste? La ricetta è più semplice che banale: mettere a disposizione dei ristoratori, costretti ad abbassare le serrande, stand e banchi dei mercati rionali del Paese per offrire al pubblico cibo da asporto, nel più rigoroso rispetto dei protocolli sanitari.
La proposta, partita dal free press “Metro” con Umih (Unione dei mestieri e delle industrie del settore alberghiero) e Cgad (Confederazione generale della vendita al dettaglio di prodotti alimentari) e rivolta a tutti i sindaci delle città francesi, è stata accolta con entusiasmo dall’amministrazione di Parigi che ha cominciato a mettere a punto il progetto e testarlo.
La Francia conta in tutto 10 mila mercati agroalimentari e Parigi ne ha messi a disposizione dell’iniziativa ben 160, tra la cinquantina di mercati della Capitale, al fine di rendere più facile l’asporto e il ritiro degli ordini. Le cosiddette candidature per ottenere lo spazio necessario guardano soprattutto alle attività di ristorazione indipendenti. Il Comune, da parte sua, s’impegna a garantire in uno stesso mercato rionale delle attività con funzioni complementari, in modo da scoraggiare qualsiasi forma di concorrenza per tutti molto controproducente.
Quanto ai ristoranti selezionati, essi possono avere la disponibilità dei banchi dalle 8 del mattino versando una quota minima di base. La proposta è stata recepita anche da oltre 40 Comuni della Francia promuovendo giornate ad hoc di mercati “aperti” ai ristoratori del luogo.