AGI - Via le restrizioni auto-imposte nei rapporti degli Usa con Taiwan: lo ha disposto oggi il Segretario di Stato Americano Mike Pompeo che lo annuncia nell'imminenza della visita a Taipei dell'inviato americano, visita per la quale Pechino ha minacciato "gli Usa pagheranno un caro prezzo" se non vi rinunciano.
"Taiwan è una democrazia vivace e un partner affidabile degli Stati Uniti, eppure per diversi decenni il Dipartimento di Stato ha creato complesse restrizioni interne per regolare i nostri diplomatici, i membri dei servizi e le interazioni di altri funzionari con le loro controparti taiwanesi. Il governo degli Stati Uniti ha preso queste azioni unilateralmente, nel tentativo di placare il regime comunista di Pechino. Non più".
"Oggi annuncio che sto togliendo tutte queste restrizioni auto-imposte. Le agenzie esecutive dovrebbero considerare nulle tutte le "linee guida di contatto" riguardanti le relazioni con Taiwan, precedentemente emanate dal Dipartimento di Stato sotto le autorità delegate al Segretario di Stato".
"Inoltre, tutte le sezioni del Manuale degli Affari Esteri o del Manuale degli Affari Esteri che trasmettono le autorità o che altrimenti pretendono di regolare l'impegno del ramo esecutivo con Taiwan attraverso qualsiasi entità diversa dall'American Institute in Taiwan (AIT) sono anch'esse annullate con il presente documento. Le relazioni del ramo esecutivo con Taiwan devono essere gestite dall'AIT senza scopo di lucro, come stabilito nel Taiwan Relations Act.
"Il governo degli Stati Uniti intrattiene relazioni con partner non ufficiali in tutto il mondo, e Taiwan non fa eccezione. Le nostre due democrazie condividono valori comuni di libertà individuale, lo stato di diritto e il rispetto della dignità umana. La dichiarazione di oggi riconosce che le relazioni tra gli Stati Uniti e Taiwan non hanno bisogno, e non dovrebbero essere ostacolate da restrizioni autoimposte della nostra burocrazia permanente".