AGI - Doppia sfida dell'Iran, che nello stesso giorno annuncia di aver iniziato l'arricchimento dell'uranio al 20% e conferma di aver sequestrato una nave sudcoreana diretta negli Emirati arabi.
Il portavoce del governo, Ali Rabiei, citato dai media iraniani. ha reso noto che l'Iran ha ripreso l'arricchimento del'uranio al 20% nell'impianto nucleare di Fordow, vicino alla città santa di Qom, nel nord del Paese. Si tratta di un livello di arricchimento vietato dall'accordo sul nucleare (Jcpoa), siglato da Teheran nel 2015 con Russia, Usa, Cina, Regno Unito, Francia, Germania e Unione europea. La mossa rientra nel più ampio disimpegno graduale dal Jcpoa intrapreso da Teheran come risposta al ritiro unilaterale degli Usa dall'accordo e alla conseguente reintroduzione delle sanzioni. "Pochi minuti fa, il processo di produzione di uranio arricchito al 20% è cominciato al complesso di Fordow", ha affermato Rabiei.
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha assicurato che i suoi ispettori stanno monitorando le attività dell'Iran nell'impianto sotterraneo di Fordow, dove è ripresa oggi la produzione di uranio arricchito al 20% in violazione all'accordo sul nucleare del 2015. Il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, presenterà un rapporto agli Stati membri dell'Agenzia.
Cauta la reazione dell'Ue: “Abbiamo preso nota dell’annuncio del Governo iraniano” di riprendere l’arricchimento dell’uranio per portarlo al 20% della sua capacità “che, se attuato, rappresenterebbe una considerevole divergenza rispetto all’accordo sul nucleare”, ha dichiarato Peter Stano, portavoce per gli affari esteri della Commissione europea. Stano non ha comunque anticipato alcuna possibile conseguenza nei confronti di Teheran e ha ricordato che ogni valutazione Ue “si basa sulle azioni prese dall’Iran” e non dagli annunci. Il portavoce ha inviato a “non fare supposizioni” in merito a possibili sanzioni e di “aspettare al briefing dell’Aiea”.
Mentre arrivava l'annuncio dell'arricchimento dell'uranio, l'Iran ha sequestrato, nelle sue acque territoriali, un'imbarcazione battente bandiera sudcoreana e che era diretta negli Emirati arabi uniti. Secondo l'agenzia semi-ufficiale Tasnim, vicina alle Guardie della rivoluzione islamica, la nave è stata sequestrata per "inquinamento del Golfo Persico con sostanze chimiche". L'agenzia ufficiale Irna ha poi riferito che l'imbarcazione è stata trasferita in un porto iraniano. Secondo la Fars, a sequestrare il mercantile sono state proprio le Guardie della rivoluzione.