AGI - Alla vigilia del nuovo anno, il governo ha modificato l'inno nazionale in segno di riconoscimento della cultura, della storia e del contributo dato all'Australia dai popoli aborigeni. Si tratta di una sola parola, ma di grande significato: nella seconda frase dell'inno intitolato Advance Australia Fair, la parte che recitava "siamo giovani e liberi" è sostituita con "siamo uniti e liberi". Lo ha annunciato il primo ministro conservatore Scott Morrison.
"Questa modifica non toglie nulla, anzi credo aggiunga davvero qualcosa al significato del testo", ha scritto Morrison sul giornale The Age. In merito al contenuto dell'inno, il premier australiano ha spiegato che "effettivamente l'Australia, in quanto nazione moderna, è relativamente giovane, ma la storia del nostra Paese è antica, come lo sono le storie delle Prime Nazioni, di cui riconosciamo e rispettiamo lo spirito".
Il cambiamento dell'inno nazionale era stato annunciato nei mesi scorsi con l'intento di dare maggior riconoscimento alla storia aborigena d'Australia, risalente a decine di migliaia di anni fa, ma è stato formalizzato dal premier a poche ore dal 2021.
La società australiana è caratterizzata da gravi diseguaglianze sociale ai danni proprio della sua componente aborigena. Ad inizio 2020, in diverse città ci sono state manifestazioni per chiedere la fine dell'uccisione di aborigeni da parte della polizia durante operazioni di controllo e di fermo: negli ultimi 30 anni in 400 sono morti in tali circostanze.
Secondo dati ufficiali, i figli di aborigeni hanno un 50% di rischio in più di morire prima dei 5 anni rispetto a quelli del resto della popolazione.