AGI - E' partita in tutta Europa la campagna di vaccinazione che punta a mettere fine alla pandemia di coronavirus e consentire un ritorno alla vita normale. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha definito il 'via' come "un toccante momento di unità", ha assicurato che il vaccino Pfizer-BioNTech è stato consegnato a tutti i 27 Paesi membri. Tra i primi a riceverlo il 66enne premier ceco Andrej Babis, a cui è stato somministrato a Praga insieme alla 95nne Emilie Repikova.
"Solo il primo passo"
"Un giorno di speranza, un grazie alla ricerca. Ma l'arrivo dei vaccini e' solo il primo passo. La svolta saranno le vaccinazioni. Di tutti, nel mondo intero", ha twittato il commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni.
Tutti gli adulti entro il 2021
L'Agenzia europea per i medicinali ha approvato il vaccino il 21 dicembre e l'obiettivo è che tutti gli adulti vengano vaccinati entro la fine del 2021. In Europa sono state contagiate 16 milioni di persone e ci sono state più di 336 mila vittime (ed è possibile che i numeri siano ancora maggiori considerato che all'inizio della pandemia i test erano limitati) e in quasi tutti i Paesi sono al momento in atto misure di lockdown più o meno rigide. Sarà uno sforzo poderoso che metterà in campo sfide logistiche e di sicurezza senza precedenti, complicato dal fatto che da alcune settimane circola nel mondo una variante del virus per la qualche comunque i vaccini sin qui sviluppati dovrebbero funzionare.
La partenza anticipata di Slovacchia e Ungheria
L'Unione aveva programmato un lancio coordinato proprio per oggi, battezzato 'vaccine Day', ma Ungheria e Slovacchia non hanno voluto aspettare e hanno iniziato a vaccinare le persone ieri, sabato. In Ungheria, la campagna è cominciata con gli operatori sanitari in prima linea negli ospedali di Budapest. Il primo a ricevere il vaccino in Slovacchia è stato un esperto di malattie infettive, Vladimir Krcmery. Un mini-anticipo anche in Germania, dove sabato è stata vaccinata una donna di 101 anni, Edith Kwoizalla, in una casa di riposo in Sassonia-Anhalt.
Austria
A Vienna il vaccino viene somministrato a cinque pazienti, tutti con malattie pregresse, presso lo speciale reparto dedicato alle vaccinazioni e medicina tropicale presso l'Università di Medicina dalla dottoressa Ursula Wiedermann-Schmidt. Presenti alla MedUni della capitale austriaca anche il cancelliere Sebastian Kurz e il ministro della Sanità Rudolf Anschober che hanno parlato con i pazienti. Il primo ad essere vaccinato è stato un pensionato di 84 anni che ha detto: "Voglio rivedere i miei figli, nipoti e pronipoti senza preoccupazione". Ad eccezione della Carinzia che inizierà il 5 gennaio, oggi via alle vaccinazioni anche negli altri Laender. Le prime dosi di vaccino sono state portate questa mattina a Salisburgo. In Alta Austria le prime vaccinazioni saranno effettuate presso una casa di cura e di riposo per anziani. Previste alcune vaccinazioni anche nel Burgenland che inizialmente voleva posticipare la data di inizio. Il ministro della Difesa, Klaudia Tanner ha definito l'odierno V-Day, "una giorno storico".
Grecia
L''Operazione Liberta'' (Eleftheria in greco) scatta con la vaccinazione dell'infermiera del reparto terapie intensive dell'ospedale Evangelismos di Atene, Efstathia Kampisiouli. Nel pomeriggio tocca alla presidente della Repubblica Katerina Sakellaropoulou, al premier Kyriakos Mitsotakis e al capo infettivologo della Sanità ellenica, Sotiris Tsiodras.
Spagna
Araceli, una donna di 96 anni, residente in un centro a Guadalajara, capitale dell'omonima provincia, è stata la prima persona che ha ricevuto il vaccino anti-Covid in Spagna. Dopo di lei è stata vaccinata una lavoratrice del centro. Con le due persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer/BioNTech comincia la campagna di vaccinazione nel Paese iberico, che continuerà in tutte le comunità autonome.