AGI. – E’ stato condannato al carcere a vita Stephan Balliet, l’estremista di destra autore dell'attentato del 9 ottobre 2019 alla sinagoga di Halle.
Il verdetto è stato emesso dal tribunale di Naumburg, che ha condannato l’uomo, oggi ventottenne, per due omicidi, tentato omicidio nei confronti di 51 persone, ricatto, aggressione aggravata e incitamento all’odio.
Secondo i giudici – che hanno accolto le richieste della Procura - Balliet, pesantemente armato, aveva dato l’assalto nel giorno della festività ebraica dello Yom Kippur alla sinagoga della città in Sassonia-Anhalt sparando e lanciando esplosivi sul portone d’ingresso, con l’intenzione di provocare un bagno di sangue.
Dopo aver fallito l’assalto al luogo di culto, in mezzo alla strada sparò ad una donna di 40 anni e successivamente ad un ventenne all’interno di una tavola calda kebab, uccidendoli entrambi.
A detta dell’accusa, l’intento dichiarato di Balliet, sotto processo presso il tribunale di Magdeburgo, era quello di “uccidere il maggior numero possibile di ebrei e musulmani” anche per spingere altri a realizzare altri attacchi dello stesso genere. Nella sua arringa, il procuratore, Kai Lohse, aveva definito l’attacco “un incubo” che rappresenta “uno degli atti antisemiti più spaventosi dalla seconda guerra mondiale ad oggi”.
Il verdetto esclude di fatto la possibilità che l’attentatore venga rilasciato anticipatamente dopo 15 anni di pena.
Un ricorso può essere presentato presso la Corte penale federale. Durante le 25 udienze sono stati ascoltati in tutto 79 testimoni e 15 periti, mentre i 25 tra sopravvissuti e familiari delle vittime sono stati rappresentati da 23 avvocati. Molti di loro hanno riferito di gravi conseguenze psicologiche sofferte in seguito all’attacco.
La giudice Ursula Mertens ha definito quello di Halle “un attacco vile” durante la lettura della sentenza. A quanto riferiscono i media tedeschi, Balliet ha reagito al verdetto senza mostrare alcuna espressione emotiva.