AGI - Il Pentagono ridurrà le truppe statunitensi a 2.500 sia in Afghanistan e sia in Iraq entro il prossimo 15 gennaio. Lo ha reso noto segretario alla Difesa ad interim Christopher Miller. In Afghanistan, le truppe statunitensi saranno tagliate da 4.500 a 2.500 mentre in Iraq la riduzione è da tremila a 2.500. La decisione arriva "su raccomandazione" del presidente Donald Trump come comandante in capo, è stato ricordato prima dell'annuncio di Miller.
"È tempo di tornare a casa", aveva scritto sabato scorso Miller nel suo primo messaggio alle forze armate. "Tutte le guerre devono finire", era scritto nel testo pubblicato a firma del segretario ad interim sul sito del Pentagono, "gli uomini sono stanchi della guerra e io sono uno di loro. Questa è una fase critica nella quale dobbiamo spostare i nostri sforzi da un ruolo di guida a un ruolo di sostegno. Finire le guerre richiede compromesso e partnership. Siamo stati all'altezza della sfida; abbiamo dato tutto. Ora, è tempo di tornare a casa".
In seguito all'accordo di pace con i talebani dello scorso 29 febbraio, Esper aveva già ridotto di due terzi il dispiegamento militare in Afghanistan, portandolo a 4.500 effettivi. Trump, che ha licenziato Esper lo scorso 9 novembre, aveva pero' premuto per un ritiro totale, scrivendo su Twitter di voler riportare i militari a casa "entro Natale".