AGI - È fallito il lancio del razzo "Vega" dell'agenzia spaziale europea Esa che trasportava il satellite spagnolo "Ingenio" e il francese "Taranis". Il vettore ha deviato dalla traiettoria prevista appena otto minuti dopo il decollo. Lo ha reso noto l'Esa che ha dunque dichiarato fallita la missione.
Il razzo era stato lanciato nella notte italiana dalla base di Kourou in Guyana francese: con la missione VV17 doveva portare in orbita due satelliti, Seosat-Ingenio per l’Agenzia spaziale europea (Esa) e la Spagna, e Taranis per l’agenzia spaziale francese CNES.
La perdita del razzo Vega con due satelliti a bordo, avvenuta nella notte è stata dovuta a "un'anomalia durante l'assemblaggio del lanciatore europeo" ha dichiarato l'operatore Arianespace in una conferenza stampa. È stato individuato un problema di "inversione di cavi", ha affermato Stephane Israel, Ceo di Arianespace, che ha sottolineato che "non si è trattato di un problema di progettazione" come avvenuto durante il precedente fallimento di Vega, nel luglio 2019.
Arianespace e l'Agenzia spaziale europea (Esa) costituiranno una commissione di inchiesta indipendente, incaricata di "confermare definitivamente lo scenario identificato e di evidenziare i motivi per cui l'errore di integrazione non sia stato rilevato e quindi corretto".
"Correggeremo e torneremo pù' forti", ha assicurato il Ceo di Arianespace che si e' scusato con i clienti e i costruttori dei satelliti persi: un satellite spagnolo per l'osservazione della Terra, Seosat-Ingenio, e un satellite francese per l'esplorazione della fisica delle tempeste, Taranis, per conto del Cnes, l'agenzia spaziale francese.
Israel ha assicurato che il programma dei prossimi lanci per Arianespace è stato confermato. L'anomalia è avvenuta sul quarto stadio del lanciatore leggero, la cui traiettoria ha deviato otto minuti dopo il decollo dal centro spaziale di Kourou, nella Guyana francese, alle 22.52 ora locale (03:52 ora italiana). "Tutto è andato come previsto durante la prima parte del volo, ed è stato quando è stato acceso il quarto stadio che abbiamo perso il controllo", ha spiegato Roland Lagier, direttore tecnico di Arianespace. Il lanciatore è caduto nel Mare Artico.