AGI - Appena insediato, il 20 gennaio, il presidente eletto firmerà una serie di ordini esecutivi per mandare in soffitta l'eredità del suo predecessore, Donald Trump: vuole far capire che la musica nel Paese è cambiata e che la sua presidenza sarà guidata da priorità radicalmente diverse.
Biden riporterà gli Usa nell'accordo sul clima di Parigi e nell'Organizzazione mondiale della sanità, abolirà il 'travel ban', il bando sull'immigrazione in Usa da Paesi a maggioranza musulmana, e ripristinerà il programma che consente ai 'Dreamer', i sognatori, portati negli Stati Uniti illegalmente da bambini, di rimanere nel Paese.
In campagna elettorale, ha anche già anticipato che invierà un disegno di legge al Congresso per abrogare la legge che concede ai fabbricanti di armi un'ampia immunità dalle cause civili derivanti dall'uso improprio e criminale di un'arma; ed eliminare tutte le scappatoie legali per il controllo dei precedenti precedenti penali degli acquirenti di armi da fuoco.
Vuole anche ripristinare un centinaio di norme per standard ambientali e sanitari voluti dall'amministrazione Obama e che Trump ha cancellato. E istituire nuove linee guida etiche alla Casa Bianca: si è impegnato a firmare un ordine esecutivo il primo giorno in carica per cui che nessun membro della sua amministrazione possa influenzare le indagini del Dipartimento di Giustizia.
Sul clima, si è impegnato a rientrare negli accordi di Parigi, ma ha anche promesso che cercherà di convincere altre nazioni ad adottare standard più elevati nel tentativo di frenare l'impatto del cambiamento climatico. Il tutto con uno stile ben diverso da Trump se si pensa che il presidente e la speaker della Camera, Nancy Pelosi non si parlano da più di un anno.
Certo un Congresso diviso potrebbe ostacolare gli sforzi di Biden e far passare una legge importante al Congresso potrebbe rivelarsi complicato. I Democratici hanno una maggioranza risicata alla Camera, e la composizione finale del Senato non è ancora chiara: sarà decisa il 5 gennaio, con due ballottaggi in Georgia.
I democratici devono vincere entrambe le sfide per avere effettivamente il controllo del Senato, considerando che la vicepresidente Kamala Harris avrebbe il voto decisivo, mentre i repubblicani manterrebbero un lieve vantaggio vincendone almeno uno.
La lotta alla pandemia di Covid
In testa alle priorità della futura amministrazione della Casa Bianca vi è la lotta al Covid. Già lunedi' Biden annuncerà la sua task force contro la pandemia, che dotrebbe cominciare subito a riunirsi sarà co-presieduta dall'ex responsabile della Salute pubblica Vivek Murthy, l'ex commissario per la Food and Drug Administration David Kessler e Marcella Nunez-Smith dell'Università di Yale.
Il presidente vuole mettere in campo una strategia nazionale per accelerare nella lotta contro la pandemia promulgando una legge quadro al Congresso che finannzi una campagna di test a livello nazionale "i cui risultati saranno immediatamente disponibili". Vuole inoltre puntare sulla produzione di strumentazione medica negli Stati Uniti. Le mascherine saranno obbligatorie negli edifici federali e sui trasporti inter-statali. Una volta disponibile, "il vaccino sarà gratuito per tutti".
Biden, che ha sempre accusato il presidente Donald Trump di minare l'autorità dei suoi esperti di salute, ha promesso di prendere consiglio dalll'immunologo italo-americano Anthony Fauci, che è molto rispettato nell'unità di crisi anti-coronavirus della Casa Bianca. Intende inoltre annullare il ritiro degli Stati Uniti dall'Organizzazione mondiale della sanità ordinato da Donald Trump a luglio.
Ripresa economica
Il voto su un massiccio pacchetto di aiuti per rilanciare l'economia è un'altra priorità per Biden, che conta sulla sua capacità di persuadere i repubblicani per sbloccare l'attuale situazione di stallo al Congresso: ha presentato un ambizioso piano da 700 miliardi di dollari per rilanciare la produzione statunitense dopo la crisi del coronavirus.
Per finanziarlo, aumenterebbe le tasse sugli americani più ricchi e sulle grandi società, in particolare raddoppiando le tasse sui profitti guadagnati all'estero. Il democratico si e' anche impegnato a investire massicciamente nelle energie rinnovabili. Biden vuole inoltre reinvestire le entrate fiscali in programmi sociali, istruzione e modernizzazione delle infrastrutture.
Clima
Biden ha promesso di riportare gli Stati Uniti, che stanno facendo i conti con un numero crescente di disastri climatici, all'accordo sul clima di Parigi dal quale Donald Trump si è ritirato nel 2017. Entro 100 giorni, riunirà i leader dei Paesi più inquinati al Summit sul clima, dove intende convincerli ad aumentare il loro impegno. Biden ha inoltre presentato un ambizioso programma climatico, pur smarcandosi dal Green new deal, in cui l'energia pulita al 100% sarà la pietra angolare della neutralita' del carbonio negli Stati Uniti entro il 2050.
Riforma della giustizia
Biden ha promesso di nominare una commissione nazionale bipartisan che dovrà proporre riforme entro 180 giorni per un sistema giudiziario che è diventato, secondo lui, "fuori controllo". "Non riguarda l'aumento del numero di giudici", ha precisato quando è sorto il sospetto che i democratici volessero aumentare il numero di giudici progressisti nella Corte Suprema, che è attualmente controllata a maggioranza dai conservatori.
Vuole anche il voto "immediato" su un progetto di riforma giudiziaria che sviluppi specificamente alternative alla reclusione al fine di ridurre il rischio di recidiva.
Riforma dell'immigrazione
Il presidente eletto ha promesso di abolire "dal primo giorno" del suo mandato il decreto sull'immigrazione emanato da Trump che vieta l'ingresso a cittadini di diversi Paesi, in maggioranza musulmani, e che i suoi oppositori hanno sempre ritenuto una misura islamofoba. L'ex presidente Barack Obama ha anche annunciato che Biden chiederà al Congresso di approvare una legge contro i crimini razzisti.
Biden si è inoltre impegnato ad affrontare le procedure di detenzione per i richiedenti asilo e lo "scandalo" della separazione delle famiglie degli immigrati illegali al confine tra Stati Uniti e Messico. Il presidente eletto vuole inoltre che il Congresso approvi rapidamente una legge che "stabilirà una road map per la cittadinanza americana" per undici milioni di immigrati illegali che vivono negli Stati Uniti e per i quasi 700 mila giovani che sono arrivati illegalmente negli Stati Uniti quando erano bambini, i cosiddetti "dreamers"