AGI - Un tweet che voleva essere un inno alla inclusività e a sostegno delle persone transgender si è trasformato in un boomerang per Tampax, l'azienda produttrice di assorbenti del gruppo Procter & Gamble. "È un fatto: non tutte le donne hanno il ciclo", si legge nel messaggio del colosso Usa, "un altro dato di fatto: non tutte le persone con il ciclo sono donne. Celebriamo la diversità di tutte le persone che hanno il ciclo. #mythbusting #periodtruths #transisbeautiful".
Il tweet era pensato per i transgender ma è stato letto dal mondo femminista come un tentativo di "cancellare" le donne: c'è stata una levata di scudi e in molte sui social hanno invitato a boicottare il marchio.
Tra i primi ad alimentare la polemica un uomo, l'attore e cantante inglese Laurence Fox: "Sono sinceramente interessato a capire chi alla Tampax abbia pensato che potesse essere una buona idea alienarsi tutta la propria base di clienti, donne biologiche, contro questa donna anti-fattuale e anti-donna".
"È un annuncio misogino che sostiene la cancellazione delle donne", ha twittato un altro. "Avete perso un cliente di una vita, con una teoria non scientifica e dannosa". E un altro ha insistito: "Ecco un altro brand che non comprerò più. Solo le donne hanno il ciclo. Non tutte le donne, ma solo le donne".
La femminista e il porno attore
'È un fatto biologico che hai bisogno di un utero per le mestruazioni e che solo le donne ne hanno uno. I maschi no. Non ho idea del motivo per cui Proctor & Gamble pensasse che fosse una buona strategia di marketing alienarsi la loro unica base di clienti in questo modo", si è chiesta la scrittrice e femminista Susan Dalgety.
Critico anche Buck Angel, attore porno statunitense e attivista per i diritti trans: "Le uniche persone che hanno il ciclo sono donne biologiche e uomini transgender. Nessun altro essere umano ha il ciclo. Quindi no, NON tutte le persone hanno il ciclo".
Solo in pochi hanno difeso l'azienda, per lo più dal mondo dei trans: "Grazie alle persone dietro Tampax, per il vostro linguaggio inclusivo", ha scritto uno. "C'è molto odio nei commenti, ma sappiate che ci sono persone che guardano e apprezzano. È un gesto piccolo e non fa davvero male a nessuno".
La polemica fa seguito a quella di segno opposto scatenata dalla scrittrice JK Rowling: la mamma di Harry Potter era stata definita "transfobica" per aver sostenuto che solo le donne possono avere le mestruazioni in risposta a un controverso articolo su questo tema.